a "Pomeriggio Cinque"

Strage del condominio a Fidene (Roma), l'uomo che ha bloccato il killer: "Non chiamatemi eroe, lo siamo stati tutti"

A "Pomeriggio Cinque" Maurizio racconta: "Claudio Campiti urlava e ci chiamava mafiosi" 

12 Dic 2022 - 18:43
 © Da video

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Ha contribuito a bloccare Claudio Campiti,  il 57enne autore della sparatoria di Fidene (Roma) che è costata la vita a tre donne. Si tratta di Maurizio uno degli uomini presenti alla riunione di condominio dove altre quattro persone sono rimaste ferite. A "Pomeriggio Cinque" l'uomo racconta la dinamica della strage e dichiara di non voler essere chiamato eroe. "Lo siamo stati tutti - racconta Maurizio - chi ha rischiato più di tutti è il segretario dell'assemblea condominiale rimasto ferito al volto, lui è stato il primo a bloccare Campiti e ha permesso a noi altri di disarmarlo". 

Maurizio spiega che Campiti avrebbe aspettato che si riunissero tutti prima di fare il suo ingresso. "Quando ho sentito il primo sparo ho pensato fosse un petardo poi ho capito - continua Maurizio in collegamento a Canale 5 che aggiunge - quando abbiamo provato a disarmarlo lui urlava e ci accusava di essere dei mafiosi". 

Al momento Claudio Campiti è stato bloccato e si trova in stato di fermo: stando a quanto emerso, soffrirebbe di problemi psichici. Alla base della sparatoria ci sarebbero antiche ruggini condominiali per la gestione del Consorzio

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