"Qui non sono le solite case dove stanno i parenti degli onorevoli. Siamo in sei in 80 metri quadri", racconta una donna dopo lo scandaloTronca: "Cento milioni all'anno di perdite per il Comune"
© tripadvisor
Sta destando molto clamore lo scandalo affittopoli a Roma. "Qui non sono le solite case dove stanno i parenti degli onorevoli. Si dicono tante corbellerie. Noi siamo una famiglia di 6 persone: io, mio marito e quattro figli, in una casa di 80 metri quadri. Ripeto, siamo sei persone, ma ringraziamo di averla. Quanto paghiamo al mese? 136 euro", racconta all'agenzia LaPresse una signora che abita in una casa nella zona di Borgo Pio, a due passi da San Pietro.
In questa zona del centro per 80 metri quadri il prezzo di mercato per un affitto va da 1.200 a 1.500 euro al mese almeno, e comunque non è facile trovare alloggi. Nella bufera degli affitti fuori mercato nel centro di Roma sfociata nelle verifiche avviate dal Campidoglio su disposizione del prefetto straordinario Tronca c'è anche il caso di B.S.
La donna ammette che il suo appartamento a Borgo Pio non lo ha trovato con un annuncio sul giornale, ma lo ha occupato: "Per necessità, mi avevano sfrattata". "Più di 20 anni fa abbiamo fatto un'occupazione, siamo qua dal 1995. Non avevo ancora 30 anni e avevo 2 figli ed ero stata sfrattata. In questo palazzo siamo 5 famiglie, che allora hanno occupato", spiega.
"Noi siamo qui perché avevamo uno sfratto esecutivo e non abbiamo immobili di proprietà. L'amministrazione del sindaco Marino, cinque o sei mesi fa ci ha mandato gli incartamenti. Prima di questa bufera mediatica ci stavano facendo i contratti. Abbiamo dovuto documentare i redditi, le bollette pagate per avviare un processo di regolarizzazione", aggiunge.
"Noi in questi anni abbiamo sempre pagato. Paghiamo una sorta di canone, un'indennità, al Comune di Roma. Avrebbero fatto i calcoli per vedere che tipo di affitto farci pagare con un contratto regolare, come altri che qui nella zona abitano in case del comune. Poi è scoppiata questa bufera".
"Lo so, siamo ai margini della legalità. Noi siamo andati incontro a tre procedimenti penali in 10 anni. Ma vorrei un regolare contratto col Comune, come molti che vivono nei palazzi accanto invece hanno, e a noi invece non hanno dato. Abbiamo fatto un percorso ai margini della legalità, certo, pensando però di sanare la situazione... ma le sanatorie non sono mai state accolte".