PESTAGGIO MORTALE

Alatri, ucciso dal branco: accusa di omicidio per tutti gli indagati

Coinvolti anche i quattro buttafuori del locale e il padre di uno degli arrestati. Finora erano indagati solo per rissa. Intanto rischia il trasferimento il giudice che ha rilasciato Mario Castagnacci

06 Apr 2017 - 00:11

Cresce il numero delle persone accusate di omicidio volontario per la morte di Emanuele Morganti. Oltre a Mario Castagnacci e Paolo Palmisani, attualmente in carcere, sono stati accusati anche Franco Castagnacci, padre di Mario, e quattro buttafuori del locale di Alatri. Finora erano indagati solo per rissa. La notizia è stata data da uno dei legali degli accusati.

Intanto rischia il trasferimento il giudice che ha disposto la scarcerazione di Mario Castagnacci il giorno prima del pestaggio. Il Comitato di presidenza del Csm ha infatto autorizzato l'apertura di una pratica in Prima Commissione, accogliendo la richiesta del laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin. Nella sua richiesta al Comitato di presidenza, Zanettin aveva evidenziato "seri interrogativi sulla correttezza dell'iter processuale" riguardo Castagnacci, fermato a Roma il 23 marzo per il possesso di "grandi quantità di stupefacenti" e scarcerato il giorno dopo nell'udienza per direttissima, nonostante fosse recidivo.

"E così Mario Castagnacci, alle 2 di notte - aveva scritto Zanettin- è potuto rientrare ad Alatri, ha passato la notte a bere e fumare in compagnia del fratellastro, perdendo la testa al punto di pestare a più riprese il povero Emanuele nella centrale Piazza Regina Margherita".

"E' del tutto evidente - aveva evidenziato infine - che gli esiti tragici della vicenda non possono essere addebitati al magistrato che ha disposto la scarcerazione dello spacciatore, ma è altrettanto evidente che si sarebbero evitati, applicando canoni ermeneutici diversi e più rigorosi, in tema di spaccio di stupefacenti".

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