funerali di una militante di forza nuova

Bara avvolta da una bandiera nazista a Roma, la famiglia: "Lei non avrebbe voluto"

La Diocesi romana: "Episodio inaccettabile". La Digos apre un'indagine

10 Gen 2022 - 23:40

Una bara sul sagrato di una chiesa, a Roma, avvolta in una bandiera con la svastica nazista. Si sono conclusi così i funerali della militante di Forza Nuova, Alessia Augello, morta a 44 anni il 7 gennaio per complicazioni dopo un intervento chirurgico. La bara, al termine delle esequie, ha ricevuto il saluto romano da alcune decine di militanti. Su quanto avvenuto indaga la Digos. Scoppia la polemica social. La Diocesi di Roma: "Episodio inaccettabile".

La famiglia: "Non lo sapevamo e Alessia non avrebbe voluto" La famiglia e gli amici di Alessia Augello prendono le distanze e si dissociano da quello che è accaduto dopo i funerali: "Ci dissociamo totalmente dai fatti che si sono svolti all'esterno della Chiesa, dei quali non eravamo a conoscenza e che nemmeno Alessia stessa avrebbe in nessun modo condiviso né apprezzato. Non avremmo mai permesso né autorizzato quanto poi è successo".

La Chiesa prende le distanze - Il Vicariato di Roma "deplora con fermezza quanto accaduto davanti alla parrocchia di Santa Lucia, alla totale insaputa del parroco don Alessandro Zenobbi e di tutto il clero parrocchiale, al termine della celebrazione di un funerale", quando sulla bara è stata messa una bandiera con la svastica nazista, "simbolo orrendo inconciliabile con il cristianesimo".

La diocesi di Roma parla di "strumentalizzazione ideologica grave, offensiva e inaccettabile" e conferma quanto detto da don Zenobbi: "Quanto si è verificato all'esterno della chiesa è avvenuto senza nessuna autorizzazione né del parroco né del sacerdote celebrante, entrambi all'oscuro di quanto stava per accadere". "A tale proposito - il commento di Don Zenobbi - intendiamo esprimere la nostra profonda tristezza, delusione e disappunto per quanto si è verificato prendendo le distanze da ogni parola, gesto e simbolo utilizzati all'esterno della chiesa, riconducibili a ideologie estremiste lontane dal messaggio del Vangelo di Cristo".

 

Il Vicariato di Roma spiega, inoltre, che il funerale si era svolto "senza alcun segno o manifestazione che facesse presagire ciò che è accaduto subito dopo". "La strumentalizzazione ideologica e violenta, ancor più quella che segue un atto di culto e in prossimità di un luogo sacro, per la comunità ecclesiale di Roma e per tutti gli uomini di buona volontà della nostra città rimane grave, offensivo e inaccettabile", sottolinea la diocesi.

Fiano (Pd): migliaia morti per bandiera nazista, non dimentichiamo - "Se pensate che a poco a poco ci abitueremo vi sbagliate. Se pensate che saremo indifferenti vi sbagliate. Se pensate che lasceremo correre vi sbagliate. Migliaia e migliaia di italiani sono morti per colpa di quella bandiera di m. simbolo della vostra nostalgia degli assassini nazisti. Migliaia di ebrei italiani sono stati deportati e poi gasati nei campi di sterminio per colpa di quella bandiera di merda. Migliaia e migliaia di morti hanno fatto si che la nostra Costituzione vietasse il fascismo degno alleato di quella bandiera di merda. Noi non dimentichiamo, noi non scusiamo, noi non perdoniamo gli assassini nazisti, l'ideologia nazista, i crimini nazisti. In Italia non dovrebbero essere permesso ostentare quella bandiera nel 2022 davanti alla Chiesa di Santa Lucia a Roma per un funerale. La pietà per i morti non può cancellare la storia e la Legge. Perlomeno da noi del Pd sarete denunciati". Così su Facebook il deputato dem Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, che tra i primi ha diffuso la foto della bara avvolta in una bandiera con la svastica nazista.

 

Le indagini della Digos - Su quanto avvenuto la Digos ha avviato un'indagine con l'obiettivo di individuare gli autori. Le immagini dei funerali sono state anche riprese da alcuni cittadini affacciati dai balconi e pubblicate su internet. Durante l'attività d'osservazione gli agenti della Digos hanno identificato diversi appartenenti all'estrema destra che hanno preso parte alle esequie.

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