I vertici del M5s difendono il sindaco di Roma. Il sindacato dei giornalisti: "Anche Di Maio è iscritto allʼOrdine"
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"Colpisci forte mentre riprendono fiato". Così su Facebook Beppe Grillo. Il fondatore del M5s commenta l'assoluzione del sindaco di Roma, Virginia Raggi. "La speranza che il primo sindaco non lottizzato di mafia capitale fosse 'come tutti gli altri' ha nauseato le ultime giornate del processo a Virginia che ha ricevuto abbastanza discredito e calunnie da raggiungere 360 archiviazioni e una assoluzione in due anni", si legge. Anche Di Maio e Di Battista difendono la Raggi.
Il vicepremier Luigi Di Maio bolla i giornalisti come "infimi sciacalli" mentre Alessandro Di Battista dal Nicaragua attacca: "Le uniche puttane qui sono proprio questi pennivendoli che non si prostituiscono neppure per necessità, ma solo per viltà, sono loro i veri colpevoli. Non ve la prendete con i pubblici ministeri, hanno solo fatto il loro lavoro. Si sono sbagliati, tutto qui, ma non sono mica colpevoli".
"L'hanno trattata come una mafiosa, anzi peggio - scrive ancora su Facebook Di Battista - perché i mafiosi, quelli veri, quelli che per anni hanno intrattenuto rapporti e frequentazioni con alcuni dei loro editori, non li hanno mai trattati così. L'hanno descritta come una ladra, l'hanno accusata di corruzione non si sa poi davvero perché. E soprattutto hanno provato a colpirla come donna trattandola persino come una ragazza dissoluta, come una cortigiana modern
"Il peggio in questa vicenda lo hanno dato la stragrande maggioranza di quelli che si autodefiniscono ancora giornalisti, ma che sono solo degli infimi sciacalli, corrotti intellettualmente e moralmente", scrive su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio. E il leader M5s rilancia una delle misure-bandiera pentastellate sulle quali la parte "gialla" del governo vuole accelerare: "Presto faremo una legge sugli editori puri, per ora buon Malox a tutti!".
E la Lega? Prende l'assoluzione con una certa filosofia. "Non mi piace chi vuole vincere con le sentenze, la giudichino i cittadini", sottolinea Matteo Salvini. Ma forse, anche per il Carroccio, un voto a stretto giro non sarebbe stato del tutto vantaggioso: troppo poco il tempo per organizzarsi con una coalizione del centrodestra come in questo periodo.
Al veemente attacco del M5s non poteva che seguire una replica altrettanto pronta. "Il M5s vuole ricostituire il Minculpop", attacca la capogruppo FI alla Camera Maria Stella Gelmini. "Di Battista-Di Maio perfetti gerarchi", incalza l'azzurro Giorgio Mulè mentre dal Pd Andrea Marcucci e Francesco Verducci parlano di "rischio per la democrazia" e "intimidazioni squadriste".
Sindacato giornalisti: "Infami e sciacalli? Anche Di Maio è iscritto all'Ordine" - "Luigi Di Maio insulta i cronisti e annuncia una legge sull'editoria. Le minacce non impediranno ai giornalisti di fare il loro lavoro". Così in una nota Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale stampa italiana rispondono a Di Maio. "Sicuro di non parlare di se stesso visto che è iscritto all'Ordine?", si legge.