Il Campidoglio non trova una soluzione per l'11enne invalida dopo un errore medico alla nascita. La famiglia contesta la sindaca Raggi
© da-video
"Non sono razzista, ma questa è un'ingiustizia". Emmanuel Mariani, il papà di Maria Noemi, 11enne invalida al 100% per un errore durante il parto, a rischio sfratto insieme alla sua famiglia da una casa dell'Ater di Roma, si dice "basito" di fronte al piano per il superamento dei campi rom presentato dalla sindaca Raggi. Il progetto viene contestato perché prevede sostegni economici ai rom con diritto, provenienti da risorse europee. "Spero che non ci siano cittadini di serie A e B", aggiunge il padre della piccola disabile, che può ritrovarsi senza un tetto da un momento all'altro, perché una sentenza ha stabilito come "abusiva" l'assegnazione dell'appartamento popolare risalente a Veltroni sindaco.
Da sette mesi la famiglia di Maria Noemi aspetta dal Campidoglio una soluzione all'emergenza abitativa in cui si ritrova per una questione burocratica e che coinvolge altre famiglie con altri invalidi: dopo oltre dieci anni, l'assegnazione della casa dell'Ater è stata ritenuta illegittima a causa di un procedimento penale che ha coinvolto chi firmò la determinazione dirigenziale. L'abitazione, dunque, va liberata.
E dopo incontri su incontri anche con l'assessore al Patrimonio Andrea Mazzillo, tutto tace dal Comune. "Siamo in attesa dell'esito del ricorso presentato - continua Mariani. - Non voglio giudicare nessuno, ma spero che al più presto trovino una soluzione anche per noi".