La polizia ha sgominato un'organizzazione criminale che sfruttava gli stranieri in condizioni disumane, facendoli lavorare dodici ore al giorno in cambio di paghe da fame
© ansa
La polizia di Latina ha sgominato un'organizzazione criminale dedita allo sfruttamento del lavoro e al caporalato ai danni di centinaia di stranieri impiegati in lavori agricoli in "condizioni disumane". Tra le persone finite in manette figurano anche un sindacalista e un ispettore del lavoro operanti nella provincia di Latina. Gli immigrati erano costretti a lavorare dodici ore al giorno in cambio di paghe da fame e a iscriversi al sindacato.
La retribuzione offerta agli sfruttati era inferiore della metà rispetto a quella prevista dal contratto collettivo nazionale. I malcapitati erano inoltre costretti a sottostare a regole disumane senza la garanzia dei più elementari diritti.
Zingaretti: "Nessuna tolleranza" - "Grazie alla Polizia di Stato per questa importante vittoria. Abbiamo appena presentato con il Prefetto di Latina un protocollo con le parti sociali: nessuna tolleranza per il caporalato e per lo sfruttamento del lavoro". Lo ha scritto su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, commentando l'operazione condotta dalla squadra mobile di Latina.