LA MORTE DI CERCIELLO REGA

Carabiniere ucciso a Roma, indagato il collega Varriale perché disarmato

Il militare si trovava con Mario Cerciello Rega la notte in cui il vicebrigadiere è stato ucciso a coltellate

09 Set 2019 - 19:50
 © ansa

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Andrea Varriale, il carabiniere che si trovava con Mario Cerciello Rega il 26 luglio, la notte in cui il vicebrigadiere è stato ucciso a coltellate a Roma, è indagato dalla procura militare. A Varriale viene contestato di aver "violato la consegna" per non aver avuto con sé la pistola d'ordinanza. Il fatto riguarda il mancato uso dell'arma di servizio. Il procuratore militare, Antonio Sabino, parla di "atto dovuto" dopo le notizie emerse.

Dalle notizie emerse finora - compresele dichiarazioni dello stesso Varriale agli inquirenti dipiazzale Clodio, in parte diverse da quelle rese "a caldo" - èemerso che il carabiniere e Cerciello erano in servizio entrambidisarmati la notte del 26 luglio, quando si sonopresentati all'appuntamento con gli americani Natale Hjort eFinnegan Lee Elder, in carcere con l'accusa di aver ucciso ilvicebrigadiere.

Secondo la procura militare questa condotta potrebbeconfigurare il reato di "violata consegna" in quanto icarabinieri, così come gli altri militari, sono obbligati aportare al seguito l'arma d'ordinanza ogni qual volta sono inservizio, anche se "in borghese".

Il procuratore Sabino spiegatuttavia che l'iscrizione nel registro degli indagati, "e' unatto dovuto", alla luce di quanto emerso finora, "anche a tuteladello stesso indagato", che non è stato ancora ascoltato dai pmcon le stellette. "Faremo tutti gli accertamenti del caso e poiprenderemo le decisioni conseguenti", aggiunge il magistrato.

La procura militare di Roma indaga anche su un altro aspettodella vicenda. Nel registro degli indagati risulta infattiiscritto un altro carabiniere (di cui non è stato reso noto ilnome) con riferimento esclusivamente alla diffusione della fotodi Natale Hjiort bendato nella caserma dell'Arma di via InSelci, a Roma. Il reato ipotizzato, in questo caso, è quelloprevisto dall'art.127 del codice penale militare di pace(Divulgazione di notizie segrete o riservate).

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