Sono accusati di lesioni, resistenza e percosse a pubblico ufficiale. La donna sfrattata dall'appartamento occupavaabusivamente l'abitazione da un anno
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Scontri tra forze dell'ordine ed esponenti di Forza Nuova che si opponevano all'assegnazione di una casa popolare a un cittadino eritreo e alla sua famiglia a Corviale, nella periferia di Roma. Quattro persone sono state arrestate e tra loro ci sarebbe Giuliano Castellino, leader del movimento di estrema destra. Sono tre, invece, gli agenti di polizia feriti alla testa da alcuni sampietrini lanciati durante i tafferugli.
Le persone arrestate sono accusate di lesioni, resistenza e percosse a pubblico ufficiale. I manifestanti hanno impedito l'ingresso dei nuovi assegnatari lanciando oggetti contro le forze dell'ordine. La casa, infatti, era occupata, da una donna con un bambino, e il nuovo arrivo non è andata giù a una parte degli abitanti del quartiere.
La sfrattata aveva occupato la casa - La donna sfrattata dall'appartamento al Trullo occupava abusivamente la casa popolare "da un anno". A confermarlo è lei stessa, raccontando gli scontri tra attivisti di destra a forze dell'ordine: "Ero al lavoro, quando mi hanno chiamato. Quando sono arrivata qui ho trovato vigili, polizia e assistenti sociali". La donna, madre di un bambino di tre anni, ammette di aver avuto "molta paura", soprattutto per il piccolo. "Non credo alle graduatorie, ci sono persone e familiari che sono vent'anni che aspettano una casa".
Raggi: "Nessun passo indietro davanti violenza neofascista" - "Roma non farà alcun passo indietro davanti agli atti di violenza neofascista di cui si è reso protagonista un gruppo di persone che ha impedito ad una famiglia italiana di origine eritrea di entrare nella sua nuova casa. Queste persone hanno aggredito anche i vigili urbani e gli agenti di polizia, lanciando sassi e sampietrini. Hanno ferito alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine. Quanto accaduto è inaccettabile". Così in una nota la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
"Io, la mia giunta e tutta l'amministrazione capitolina siamo vicini alla famiglia e la abbracciamo forte. A loro dico: siamo con voi e non vi lasceremo soli. Siamo fermamente convinti che l'inclusione e la legalità siano la strada da percorrere per non cadere nel buio dell'intolleranza".