Il padre dell'ex premier si dichiara innocente e commenta: "Questo processo mediatico verrà smontato pezzo dopo pezzo"
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Il gip di Roma ha respinto la richiesta di archiviazione per Tiziano Renzi nell'ambito dell'inchiesta Consip. Il padre dell'ex premier dem è accusato di traffico di influenze illecite. Il giudice Gaspare Sturzo ha fissato la camera di consiglio per il 14 ottobre. Il gip ha rigettato inoltre la richiesta di archiviazione per altri otto indagati, tra cui l'ex ministro allo Sport Luca Lotti, il generale dell'Arma in Toscana Emanuele Saltamacchia, l'ex parlamentare del Pdl Italo Bocchino e l'ex ad di Consip Domenico Casalino.
"Non provo più nemmeno rabbia o dolore - dichiara Tiziano Renzi - So di non aver commesso alcun traffico di influenze e so che questo infinito processo mediatico prima o poi sarà smontato pezzo dopo pezzo. Ci vorranno anni, ma ho fede e pazienza. Sono innocente come del resto avevano riconosciuto anche i pm di Roma chiedendo l'archiviazione". La decisione del gip arriva a otto mesi dalla richiesta di far cadere le accuse nei confronti del padre di Matteo Renzi avanzata dalla Procura.
Anche l'avvocato di Renzi senior, Federico Bagattini, commenta la decisione del gip: "Prendiamo atto di tutti i provvedimenti giudiziari, non siamo quelli che gridano allo scandalo. Ci difenderemo e confidiamo di far cambiare idea a un giudice che sarà sicuramente immude da condizionamenti".