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La famiglia Orlandi ha deciso di fare esaminare alcuni frammenti ossei che erano stati trovati in Vaticano al cimitero Teutonico. La Santa Sede, che aveva acconsentito all'apertura di due tombe, aveva poi deciso di non procedere nelle analisi perché il perito incaricato aveva dato una prima datazione non compatibile con la scomparsa di Emanuela Orlandi. Ha però concesso alla famiglia di fare ulteriori indagini.