Silvio Maisti stroncato probabilmente da un infarto. I parenti non ci stanno: "Soccorso in ritardo"
Dopo il viaggio in crociera li aspettava l'altare. E proprio in alto mare era arrivata la proposta di matrimonio, con tanto di "cerimonia" romantica in ginocchio e consegna dell'anello. Invece, Valentina Triolo non diventerà la moglie di Silvio Maisti, che, a 35 anni, proprio su quella nave ha avuto, la notte successiva alla promessa di nozze, un malore fatale, probabilmente un infarto. Mancava poco all'attracco a Civitavecchia, il porto d'arrivo a fine di quel viaggio che doveva essere, per la coppia e il loro bimbo di 14 mesi, da sogno. Ora i suoi parenti, un autotrasportatore residente a Valmontone (Roma), accusano i soccorsi: "Sono arrivati in ritardo".
Un viaggio da sogno nel mar Mediterraneo si è trasformato in tragedia. Con la coppia e il bimbo, in crociera c'erano anche alcuni famigliari, che la sera prima avevano anche assistito, emozionati e commossi, alla proposta di matrimonio andata in scena per la futura sposa. La sorpresa era sul palco di una sala della nave. Sulla terraferma, agli altri parenti, erano arrivati in diretta i video di quel romantico momento.
"I soccorsi sono stati chiamati subito – ha raccontato al sito Lanuovatribuna.org il suocero di Silvio Maisti, Carlo Triolo, – ma sono arrivati con forte ritardo, quando ormai non c’era più niente da fare".
Silvio Maisti si sarebbe sentito male alle 6.20 circa, mentre era a letto, in camera con la compagna e il figlio. La donna ha subito chiesto aiuto ai vicini di cabina e al personale della nave. L'attracco a Civitavecchia era previsto alle 7 e lo sbarco alle 8. "Le forze dell'ordine italiane, una volta arrivata la nave al porto, sono state fatte salire alle 14.30 solo grazie all’intervento della Farnesina", ha precisato il suocero di Maisti.
"Nell'attesa - accusa - siamo stati lasciati senza alcuna assistenza e il comandante non ci ha fatto nemmeno le condoglianze".