A “Le Iene” il titolare del negozio di automobili, Piergiorgio Capra, rimasto coinvolto nel sequestro e nella confisca dei beni ai danni dell’organizzazione criminale di Ostia
E' stato accusato di essere un prestanome dei boss del clan Spada e per questo motivo, Piergiorgio Capra, titolare di una concessionaria di auto a Ostia è stato coinvolto nel sequestro e nella confisca dei beni ai danni dell'organizzazione criminale. Piergiorgio, però, si dichiara innocente e a "Le Iene", spiega che potrebbe esserci stato uno scambio di indirizzi e aggiunge: "E' mai possibile che, in tanti anni, non c'è stata nessuna intercettazione?"
Il venditore di auto si difende e sostiene di essere stato vittima di un errore. Forse uno sbaglio nell'individuazione della sua concessionaria a seguito delle dichiarazioni di un pentito che avrebbe indicato, tra le attività del clan Spada, anche un autosalone. Ma stando alla testimonianza del collaboratore di giustizia, riportata nel servizio delle "Iene", si potrebbe trattare di due concessionarie differenti. Questo perché quella citata dal pentito, la "Rosa Car", sarebbe ubicata a Ostia, in "via dei Romagnoli al numero 147 e 151, poco prima di un cavalcavia e poco dopo un albergo", mentre quella dell'imprenditore Piergiorgio Capra, la "Gamma Auto", è a soli 100 metri di distanza dalla prima. Inoltre la "Rosa Car", che sembra corrispondere perfettamente alla testimonianza del collaboratore di giustizia, al momento non esiste più ma è stata sostituita da un nuovo esercizio commerciale: un negozio di parrucchieri.
Ad avere dubbi sulla colpevolezza dell'imprenditore ci sarebbe anche la giornalista di Repubblica, Federica Angeli, che per le sue inchieste è finita sotto scorta nel 2013, e che ai microfoni del programma di Italia 1 ha confermato la medesima tesi di Capra: "Sembrerebbe esserci stato un errore".