© Facebook | Immagini tratte dal profilo Facebook di Campiti
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Simboli e immagini nazifasciste sul profilo Facebook dell'uomo, che abitava in una casa senza acqua e senza luce. Campiti aveva perso un figlio adolescente in un incidente in montagna
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Claudio Campiti, il 57enne originario di Ladispoli autore della sparatoria durante una riunione di condominio a Fidene (Roma), è descritto dai testimoni come un uomo che viveva in uno stato di profonda debolezza. Secondo quanto raccontato, Campiti abitava in una casa senza acqua e senza luce ed era stato protagonista di una serie di denunce e persino di minacce nei confronti di bambini. "Aveva avuto problematiche - spiega una testimone - non so se era instabile".
Il killer sul suo blog: "Mi tengono al buio, si spara meglio" - Sul suo blog dedicato proprio al consorzio Valle Verde l'uomo aveva scritto, il 2 novembre 2021: "Benvenuti all'inferno, qui con il codice penale lo Stato ci va al cesso, denunciare è tempo perso, so' tutti ladri". Il post continua con un lunghissimo elenco di accuse agli altri consorziati, riferimenti a presunte "mafie" e passaggi inquietanti come "Mi stanno tenendo senza pubblica illuminazione, si sa al buio si vede meno e si può sparare in tranquillità". In passato c'erano state denunce incrociate tra Campiti e il Consorzio e, nel suo blog, l'uomo raccontava il suo rapporto conflittuale con la struttura del Lago di Turano.
© Tgcom24
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Sempre nel lungo post infatti si fa più volte riferimento a minacce di "schioppettate" per chi non rispetta le regole del comprensorio che gli sarebbero state rivolte da personaggi - Campiti fa nomi e cognomi - riferibili al Consorzio. Il senso generale del messaggio sembra una sorta di lungo atto d'accusa nei confronti della gestione del Valleverde, definito più volte una "associazione a delinquere" di cui fanno parte, scrive, "i Comuni di Ascrea e Rocca Sinibalda, insieme con Prefettura e Procura di Rieti, che hanno legalizzato il pagamento del pizzo esigendo le quote consortili che tra parte ordinaria e straordinaria sono anche esose".
Simboli del nazifascismo sul profilo Facebook - Una medaglia con un fascio littorio e il motto fascista "Molti nemici molto onore", "soldatini" con le fattezze di Hitler e Mussolini, con decine di foto di quelle che sembrano gite domenicali a Roma, a Villa Adriana di Tivoli tra gli altri sono tra le immagini che si vedono sul profilo Facebook di Campiti.
Il killer aveva perso un figlio adolescente - Campiti aveva perso il figlio 14enne, Romano, in un incidente in slittino nel 2012 a Sesto (Bolzano) e il tribunale aveva condannato un maestro di sci e due responsabili del centro sciistico nel 2016. Nel 2017 la Corte d'appello aveva confermato la sentenza e il risarcimento di 240mila euro per la famiglia. Erano stati condannati a un anno e tre mesi il maestro di sci Alessio Talamini, il direttore del centro sciistico di Sesto-Croda Mark Winkler e l'addetto alla sicurezza Rudolf Egarter. Nelle zone del Reatino dove Campiti risiedeva la storia era nota e c'è chi aveva notato nell'uomo, da quell'episodio in poi, un netto cambiamento nell'atteggiamento e nel carattere.
Il blog e le denunce - Nel passato c'erano state denunce incrociate tra Campiti e il Consorzio Valle Verde. L'uomo utilizzava anche un blog in cui raccontava del suo rapporto conflittuale con la struttura del Lago di Turano.