Lettera dagli arresti domiciliari: "Le accuse contro di me mi spaccano il cuore. Chiedete a imprese, università, lavoratori se io sono corrotto"
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"Le accuse che mi sono state rivolte mi spaccano il cuore". Così l'ex ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, agli arresti domiciliari perché accusato di peculato. "Tra il 2004 e il 2011 ho svolto un'attività di supporto alla formazione di una Ong impegnata in Iraq - si difende Clini - . Ho ricevuto la copertura delle spese e un compenso finanziati con risorse diverse da quelle del ministero dell'Ambiente".
L'ex ministro si difende esponendo le sue ragioni in una lettera, fatta pervenire tramite i suoi legali, in cui si legge: "Spero che ancora una volta i fatti e i risultati del mio lavoro prevalgano sui pregiudizi e sull'ideologia". Clini nel suo scritta rivendica il lavoro svolto in questi anni e respinge tutte le accuse.
"Chiedete a imprese, università, lavoratori se sono corrotto" - "Chiedete alle decine di imprese, dalle più grandi e più note alle più piccole, che hanno realizzato grazie al mio lavoro centinaia di progetti in Italia e nel mondo, con successo. Chiedetelo alle università e agli enti di ricerca in Italia, in Brasile, in Cina, in Iraq, negli Usa, nei Balcani, che hanno collaborato con me in tutti questi anni e hanno realizzato progetti esemplari che sono un vanto per l'Italia. Chiedetelo anche ai lavoratori dell'Ilva di Taranto e chiedetelo all'azienda. Chiedetelo ai lavoratori e alle imprese di Piombino, di Porto Marghera, di Tor Viscosa, di Trieste. Chiedetelo alle centinaia di comuni, alle province, alle regioni con cui ho promosso e realizzato centinaia di progetti locali". "Chiedete a tutti questi - conclude Clini - se sono corrotto".
Iraq e l'attività di supporto per una ong - E assicura: "Risponderò alla magistratura, a partire dalla vicenda dell'Iraq". In Iraq infatti, sostiene l'ex ministro, "accanto all'importante lavoro promosso dal ministero dell'Ambiente italiano, tra il 2004 e il marzo 2011 ho svolto, su loro richiesta, un'attività di supporto alla formazione di una organizzazione non governativa per lo sviluppo sostenibile e la pacificazione di quel martoriato paese. Organizzazione riconosciuta oggi a livello internazionale e premiata con importanti riconoscimenti anche per il mio contributo". E' per queste attività, aggiunge, che "ho ricevuto la copertura delle spese e un compenso (non ancora riscosso) finanziati con risorse diverse da quelle del ministero dell'Ambiente italiano".
"Sempre a difesa dell'ambiente" - Insomma, scrive Clini, "il mio lavoro è sempre stato finalizzato a integrare sviluppo economico e protezione dell'ambiente, senza pregiudizi ideologici e vincoli politici, con procedure rapide e trasparenti". E sottolinea che questo atteggiamento "ha suscitato negli anni polemiche e iniziative contro di me, sostenute da chi specula sull'ambiente per convenienza politica con l'appoggio delle burocrazie che vivono di rendita sui ritardi e le opacità delle procedure".
L'inchiesta romana si allarga - Intanto, l'inchiesta romana sull'ex ministro si allarga: sotto la lente del pm Alberto Galani finiscono anche i finanziamenti elargiti per progetti ambientali in Africa e Sud America. Nel filone romano l'ex ministro è indagato per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, in relazione alla sua veste di ex direttore generale del dicastero, insieme con la compagna Martina Hauser, ex moglie del ministro dell'Interno montenegrino Andrjia Jovivevic.
Attualmente al vaglio della Procura ci sono le presunte provviste scaturite dal finanziamento a pioggia di progetti, senza gara e senza alcuna apparente procedura di controllo, per la riqualificazione ambientale di aree cinesi e montenegrine: si tratta di lavori per un totale di 214 milioni che potrebbero nascondere un giro di tangenti. In sostanza, gli inquirenti vogliono accertare, anche alla luce di quanto emerso a Ferrara, se esistesse una sorta di "Sistema Clini". Un'ipotesi di lavoro determinata dalla presenza di stessi soggetti sia nell'inchiesta romana, sia in quella emiliana.
Sospensione da direttore generale - "La procura oggi ci ha notificato gli atti del procedimento. La legge prevede che ci sia la sospensione da direttore generale, e nelle prossime ore lo faremo". Cosi' il ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti, a margine di un incontro con il ministro Orlando, a proposito della vicenda che riguarda l'ex ministro Corrado Clini.