I corpi ritrovati dopo lunghe ore di ricerche. Lo scoppio potrebbe essere dovuto a una fuga di gas. Aperta un'inchiesta per disastro colposo
Tragedia ad Acilia, alle periferia di Roma, dove una palazzina a due piani è crollata dopo una violenta esplosione causando 2 morti. Un uomo e una donna anziana, parenti delle vittime, sono stati estratti vivi dalle macerie, mentre i vigili del fuoco hanno recuperato, dopo lunghe ore di ricerche, i corpi di una donna di 45 anni e della figlia di 9 anni. La deflagrazione potrebbe essere dovuta a una fuga di gas.
Chi erano le vittime - La donna morta sotto le macerie era insegnante di italiano nella scuola Traiano di Dragona, quartiere vicino ad Acilia, nella quale studiava anche la figlia Aurora. Il crollo è avvenuto verso le 14 al civico 36 di via Giacomo della Marca, in una struttura comprendente quattro appartamenti. L'esplosione ha interessato due palazzine vicine.
Estratti dalla macerie due parenti della donna - Il marito della donna e il figlio maggiore si sono salvati perché non erano in casa al momento dello scoppio, e al loro ritorno per lo shock sono stati assistiti dalla Croce Rossa. Le due persone estratte vive sono, invece, il fratello e la sorella di Debora. L'uomo è stato soccorso con ferite lacerocontuse e traumi su tutto il corpo ed è stato trasportato all'ospedale Grassi di Ostia in codice giallo. La donna (68 anni) è trasportata con l'eliambulanza al policlinico Gemelli in codice rosso: ha riportato traumi da schiacciamento, ma è cosciente.
Inchiesta per disastro colposo - La Procura di Roma ha avviato un'inchiesta per disastro colposo. I testimoni hanno raccontato di uno scoppio fortissimo verso le 14 nell'edificio, un'esplosione che ha investito e danneggiato anche i palazzi vicini. "Ho sentito un boato, all'inizio pensavo fosse una sparatoria - ha raccontato una donna -. La casa ha tremato, mi è anche caduta la bottiglia dal tavolo". Qualcun altro ha pensato a un terremoto.
Fuga di gas - L'ipotesi privilegiata dai vigili del fuoco - intervenuti con cinque squadre - è che ci sia stata un'esplosione provocata da una fuga di gas che ha causato il cedimento dei solai. L'edificio è diviso in quattro appartamenti e in uno al piano terra c'era uno studio dentistico. Al piano terra abita anche una famiglia cingalese, assente al momento dell'esplosione. Al primo piano c'erano le due case maggiormente interessate dal crollo. Non è stato possibile stabilire con certezza se lo scoppia sia avvenuto per una fuga di gas metano o di gpl, anche se secondo le prime informazioni gli investigatori avrebbero rinvenuto alcune bombole di gas all'interno dell'abitazione della famiglia cingalese.
Italgas: "I nostri impianti sono integri" - "Dai primi accertamenti effettuati dai nostri tecnici, gli impianti di competenza della società posizionati lungo il muro di cinta della palazzina crollata, e quindi in luogo esterno, sono risultati integri", ha poi spiegato un portavoce di Italgas, parlando dell'ipotesi che vede lo scoppio della palazzina collegato a una fuga di gas.
La disperazione dei parenti - "Non è possibile, mio Dio no!". Sono state le urla di disperazione dei familiari delle vittime subito dopo aver appreso la notizia della morte dei loro cari. I parenti sono stati assistiti da psicologi e personale della Croce Rossa in un locale non molto distante dalla palazzina distrutta.
Raggi: dolore immenso, la città piange - "Ho appreso che Debora e Aurora non ce l'hanno fatta. Le parole non riescono a descrivere questo immenso dolore. Roma oggi piange e si stringe attorno a Massimiliano e Lorenzo". Così la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che nel pomeriggio di mercoledì ha fatto visita sul luogo della tragedia.