IL GIOVANE MORI' NELL'OTTOBRE 2009

Cucchi, in Appello tutti assolti: medici non colpevoli per insufficienza di prove

In primo grado erano stati condannati per omicidio colposo. La mamma: "Sentenza assurda". In lacrime la sorella Ilaria

31 Ott 2014 - 22:40
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Tutti assolti, medici compresi, per la morte di Stefano Cucchi, il giovane geometra romano arrestato il 15 ottobre 2009 per droga e morto una settimana dopo all'ospedale "Sandro Pertini". E' questa la sentenza della Corte d'Appello di Roma dopo che, in primo grado, i giudici avevano condannato soltanto i medici per omicidio colposo. Il legale della famiglia: "Ricorreremo in Cassazione". E la madre: "Sentenza assurda".

Cucchi, in Appello tutti assolti: medici non colpevoli per insufficienza di prove

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Insufficienza di prove: questa la motivazione con cui la Corte d'Appello ha deciso per l'assoluzione dei sei medici, tre infermieri e tre agenti della penitenziaria imputati nel processo.

Si tratta di Aldo Fierro, primario del reparto detenuti del Pertini; di Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite, Silvia Di carlo e Rosita Caponnetti, medici; Giuseppe Flauto, Elvia Martelli e Domenico Pepe, infermieri; Nicola Minichini, Corrado Santantonio e Antonio Domenici, agenti della Penitenziaria.

La mamma: "Una sentenza assurda" - "Mio figlio è morto un'altra volta. Questa sentenza è assurda": così la mamma di Stefano ha commentato la lettura della sentenza, mentre la sorella Ilaria è scoppiata in lacrime.

Legale famiglia: "Ricorreremo in Cassazione" - Annuncia ricorso in Cassazione Fabio Anselmo, legale della famiglia Cucchi, che dice riguardo alle assoluzioni: "Era quello che temevo. Vedremo le motivazioni, e poi faremo ricorso ai giudici della Suprema Corte".

I genitori: "Lotteremo finché avremo giustizia" - Rita Calore e Giovanni Cucchi, mamma e papà di Stefano, non nascondono la rabbia per quanto deciso dai giudici e assicurano: "Continueremo la nostra battaglia finché non avremo giustizia. Non si può accettare che lo Stato sia incapace di trovare i colpevoli. Noi vogliamo sapere esattamente chi siano i responsabili".

Infermiere: "Giusto così" - "Sono veramente felice di questa sentenza", dice invece Giuseppe Flauto, uno degli infermieri assolti anche in secondo grado. "Sono felice non solo per me, perché non avevo dubbi sulla mia posizione e innocenza. Sono felice per i medici del Pertini perché più volte in primo grado hanno detto che non erano degni di vestire il loro camice. Questo mi ha fatto ancora più male. Oggi c'è stata una giustizia vera; non era giusta la nostra assoluzione senza la loro assoluzione".

Il Sap: grande soddisfazione - "Tutti assolti, come è giusto che sia", ha affermato Gianni Tonelli, segretario generale del sindacato di polizia Sap, esprimendo "piena soddisfazione" per l'assoluzione in appello di tutti gli imputati per la morte di Stefano Cucchi. "In questo Paese - dice il sindacalista in una nota - bisogna finirla di scaricare sui servitori dello Stato le responsabilità dei singoli, di chi abusa di alcol e droghe, di chi vive al limite della legalità. Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze. Senza che siano altri, medici, infermieri o poliziotti in questo caso, ad essere puniti per colpe non proprie".

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