Ddl scuola, sciopero il 5 maggio Renzi: "Motivi incomprensibili"
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"Serve un piano di assunzioni e serve che sia fatto per decreto - spiegano i sindacati - . No al preside con super poteri". Ma il premier non ci sta: "Saranno assunti centomila insegnanti"
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Sciopero dei lavoratori della scuola il 5 maggio. Lo hanno annunciato i sindacati del settore dal palco della manifestazione della Rsu a Roma. Lo sciopero è indetto da Flc-Cgil, Uil scuola, Cisl scuola, Gilda-Unams, Snals-Confsal, contro il ddl "buona scuola" presentato dal governo. Ma Matteo Renzi non ci sta: "Si fa sciopero per un motivo per me incomprensibile".
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"Siamo preoccupati perché è in atto uno scontro tra il governo e la scuola e tra il governo e il paese e non serve. Vogliamo difendere la scuola italiana statale". Lo ha detto il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna, dal palco della manifestazione delle Rsu della scuola organizzata dai sindacati di categoria a Roma. Centinaia le persone in piazza. "Abbiamo incontrato le forze parlamentari per spiegare le nostre ragioni" e "non siamo stati ascoltati" dal governo. "Serve un piano di assunzioni e serve che sia fatto per decreto - ha aggiunto di Menna - no inoltre all'art.12 al ddl, che per dare retta alla Corte europea stabilisce che dopo 3 anni di lavoro precario un docente sia licenziato. No infine al preside con super poteri".
Renzi: assunti 100mila insegnanti. "Si fa sciopero per un motivo per me incomprensibile", così il premier ha parlato della riforma della scuola e della mobilitazione convocata per il 5 maggio ricordando che saranno assunti 100 mila insegnanti.
Giannini: ddl è riforma culturale rivoluzionaria - "Manifesto rispetto per chi sciopera. Stiamo cercando di costruire consenso su #labuonascuola, riforma culturale rivoluzionaria". Così in un tweet il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, commenta la proclamazione dello sciopero per il 5 maggio.