Fu lui a chiamare i carabinieri nella notte tra il 25 e il 26 luglio del 2019 quando il sottufficiale fu assassinato dagli americani Lee Elder e da Gabriel Natale Hjorth
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E' morto in una clinica a Roma, dove era ricoverato da tempo, Sergio Brugiatelli, il 49enne testimone chiave dell'omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega. Il decesso risale al 26 settembre. Il nome di Brugiatelli era legato alla vicenda del sottufficiale dei carabinieri assassinato a coltellate, il 26 luglio 2019, dagli americani Lee Elder e da Gabriel Natale Hjorth, condannati in primo grado entrambi all'ergastolo.
Fu Brugiatelli, già noto alle forze dell'ordine per piccoli precedenti, a chiamare i carabinieri nella notte tra il 25 e il 26 luglio per recuperare un suo zainetto rubato dai due americani con i quali aveva fatto da tramite con un pusher.
Il 49enne fu inquadrato anche da una telecamera di sorveglianza in sella alla sua bicicletta e con lo zainetto nero sulle spalle.
Legale Brugiatelli: "Era malato da tempo" "Sergio Brugiatelli non è stato trovato morto in casa, ma è deceduto in una clinica privata dove era ricoverato da qualche tempo per una grave forma di tumore che lo aveva colpito mesi fa. E' morto circondato dall'affetto dei suoi cari, che non lo hanno mai abbandonato, fino agli ultimi istanti. Al funerale, il 28 settembre, nella parrocchia del quartiere, in cui risiedeva, hanno partecipato amici e parenti. La famiglia chiede rispetto per il proprio dolore". Così in una nota l'avvocato Andrea Volpini, legale della famiglia Brugiatelli.