Condannati anche gli altri tre imputati, i commercialisti Montecchia e Sebastio e l'ex collaboratrice Ferri. Lusi condannato anche per calunnia nei confronti di Rutelli, che esulta: "Giustizia è fatta".
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L'ex tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, è stato condannato a otto anni di reclusione per essersi appropriato di oltre 25 milioni di euro di fondi destinati al partito. Lo ha deciso il tribunale di Roma, che ha condannato anche gli altri tre imputati: i commercialisti Mario Montecchia (3 anni e 6 mesi) e Giovanni Sebastio (2 anni e 8 mesi) e l'ex collaboratrice Diana Ferri (un anno e 2 mesi).
La quarta sezione penale ha mantenuto il sequestro su somme e immobili, e ha disposto per tutti e quattro gli imputati in solido il risarcimento del danno alla Margherita in sede civile e, nell'immediato, con 5mila euro. Solo Lusi dovrà invece risarcire per la calunnia l'ex presidente del partito, Francesco Rutelli, in sede civile e con 5mila euro immediatamente esecutivi. Lusi è stato invece assolto dall'accusa di associazione a delinquere.
"Giustizia è fatta", ha subito commentato Rutelli. Il quale sottolinea come con la condanna "vengono dimostrate le esclusive responsabilità dell'ex tesoriere e dei suoi complici, e la nostra totale onestà, di politici e persone perbene". Con la condanna di Lusi per calunnia, poi, "si spazzano via tutti i veleni che furono diffusi".
L'avvocato dell'ex tesoriere, Luca Petrucci, fa invece notare come "un senatore della Repubblica è stato arrestato per un reato da cui poi è stato assolto in giudizio. E riguardo alla condanna va tenuto presente che ci sono anche delle contestazioni con possibili prescrizioni".