Ergastolo ai fratelli Bianchi, la denuncia: "Willy ha avuto giustizia ma il suo murale a Pescara non l'ha ancora trovata"
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Quando la sentenza di condanna sarà definitiva, i genitori e la sorella del 21enne ucciso a Colleferro (Roma) potranno chiedere un indennizzo da parte dello Stato
I fratelli Bianchi, Marco e Gabriele, accusati dell'omicidio di Willy Monteiro © Instagram
Niente risarcimento alla famiglia di Willy? I fratelli Bianchi, condannati all'ergastolo per l'omicidio del 21enne a Colleferro (Roma), infatti risultano nullatenenti. Dalla sentenza emessa lunedì, è stata disposta una provvisionale di 200 mila euro ciascuno per i genitori di Willy e di 150mila euro per la sorella (per un totale di 550mila euro).
Tuttavia Marco e Gabriele Bianchi, nonostante sui social millantassero una vita da nababbi, non risultano avere nulla. La stessa situazione c'è per gli altri due imputati, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli. La famiglia della vittima, dunque, potrà chiedere il risarcimento allo Stato.
I fratelli Bianchi, sottolinea l'avvocato della parte civile nel processo Domenico De Marzi a La Repubblica, "sarebbe difficile intentare una causa civile per avere i soldi. Sarebbe complicato capire a chi farla". I genitori, prima che gli venisse tolto in seguito ad alcuni accertamenti, infatti percepivano anche il reddito di cittadinanza.
Dopo che l'ufficiale giudiziario avrà appurato l’impossibilità dei condannati a versare le somme stabilite dalla Corte, la famiglia di Willy potrà chiedere un indennizzo al ministero dell'Interno. Il risarcimento, in ogni caso, scatta dopo la sentenza definitiva, cioè quella della Cassazione. Gli avvocati dei quattro imputati hanno già preannunciato che faranno ricorso in Appello.
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