Il Pontefice, parlando del tradizionale rito del Giovedì Santo, ha detto: "Non è una cerimonia folkloristica"
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Nel giorno del Giovedì Santo papa Francesco è tornato tra gli ultimi. Quest'anno ha scelto i detenuti del carcere di Paliano, in provincia di Frosinone, per il rito della lavanda dei piedi, nella messa in coena domini. Sono per la maggior parte collaboratori di giustizia, pentiti di mafia, con una sezione per i malati di tubercolosi polmonare.
La lavanda dei piedi, ha detto il Ponetfice, "non è una cerimonia folkloristica. E' un gesto in cui il parroco si capovolge. Quello che sembra il più grande deve fare il lavoro di schiavo. Una volta i discepoli litigavano tra loro, su chi fosse il più grande, il più importante. E Gesù dice: 'Quello che vuole essere importante, deve farsi il più piccolo e il servitore di tutti'. E questo è quello che ha fatto lui, questo è quello che fa Dio con noi. Ci serve".