"Sicuramente lo hanno scambiato per un portagioie che per loro non ha nessun significato", spiega Giampiero Mattioli a "Pomeriggio Cinque"
© Da video
Durante la puntata di martedì 29 otttobre, le telecamere di "Pomeriggio Cinque" sono a Guidonia, in provincia di Roma, per raccogliere l'appello di Giampiero Mattioli. Come ricostruito dalla trasmissione condotta da Myrta Merlino, lo scorso 26 ottobre tre uomini si sono introdotti nell'abitazione del 73enne per mettere a segno un furto, durante il quale hanno portato via anche l'urna a forma di cuore contenente le ceneri di Sonia, la moglie del proprietario scomparsa da cinque anni.
"È successo l'irreparabile, una cosa che non doveva succedere", esordisce il pensionato durante il collegamento con la trasmissione di Canale 5. Quindi, Mattioli si sofferma anche sul furto di una borsa nera, appartenuta anch'essa alla moglie e a lui molto cara: "La conservavo insieme a tutti i suoi vestiti, dentro c'erano ancora i suoi documenti e le sue carte. Era un ricordo, l'ho tenuta per due anni sul comodino, poi l'ho riposta nell'armadio perché si stava un po' rovinando".
"Non mi hanno tolto un pezzo di cuore, a me l'hanno tolto tutto. Io e Sonia eravamo una cosa sola, l'ho conosciuta a 17 anni e a 20 l'ho sposata", prosegue ancora Giampiero Mattioli, legato alla moglie per ben 43 anni.
Quindi, l'appello: "Spero che questi ragazzi, perché di ragazzi si parla, abbiano ancora un pezzettino di cuore. Sicuramente lo hanno scambiato per un portagioie che per loro non ha nessun significato. Ma dentro c'era una grande gioia che nessuno mi può più ridare".