I cadaveri carbonizzati in un'auto. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, ma gli inquirenti sembrano puntare al movente sentimentale
Resta avvolta nel mistero la morte di un uomo e una donna i cui cadaveri carbonizzati sono stati trovati venerdì in un'auto a Torvaianica, sul litorale romano. I due sarebbero Maria Corazza, 46 anni, e Domenico Raco, di 39, amico di famiglia. Di loro non si avevano notizie da ore. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, anche se sembra prevalere quella del movente sentimentale. I carabinieri stanno ascoltando il compagno della donna.
I cadaveri sono irriconoscibili, ma i primi esami sembrano confermare le identità delle vittime. Lei, di Pomezia, figlia della proprietaria della Ford Fiesta data alle fiamme, era scomparsa nel nulla la mattina di venerdì. Passano le ore e dopo vari interrogatori emerge che non si hanno più notizie neanche di un amico di famiglia, un elettricista di origini calabresi ma residente da anni a Torvaianica. I corpi, completamente carbonizzati, erano uno sul sedile anteriore e l'altro su quello posteriore.
Le ipotesi - Venerdì mattina lei era uscita di casa con il compagno per accompagnare la figlia a sostenere gli esami di terza media. Poi i due avrebbero fatto colazione insieme, Cosa sia successo dopo è da chiarire. Gli investigatori, che non escludono alcuna pista, sembrano però orientati sull'ipotesi dell'omicidio passionale. Il compagno della vittima è stato sentito per quasi 12 ore e la sua giornata è stata ricostruita minuto per minuto, anche con l'aiuto di altre testimonianze. Al momento però non sono scattati provvedimenti.
L'interrogatorio Il compagno di Maria Corazza avrebbe raccontato ai carabinieri di aver incontrato tre persone la mattina della morte della donna. L'uomo avrebbe spiegato alle forze dell'ordine di essere stato informato dell'accaduto mentre si stava dirigendo per lavoro a Frosinone. Secondo le prime indiscrezioni, le persone indicate dal compagno della vittima avrebbero confermato il suo alibi.
© ansa
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