L'ex assistente di filosofia del diritto condannato per l'omicidio colposo di Marta Russo è arrivato decimo nell'Ufficio scolastico del Lazio. E con l'inserimento arrivano le prime polemiche: "Una beffa"
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Giovanni Scattone, che insieme a Salvatore Ferraro è stato condannato per l'omicidio di Marta Russo, insegnerà psicologia agli studenti dell'istituto Luigi Einaudi di Roma. Anche lui, infatti, è uno dei docenti precari diventati di ruolo grazie alle assunzioni della Buona Scuola. Scattone nel 2012 superò il concorso, classificandosi decimo nell'Ufficio Scolastico del Lazio. La madre di Marta Russo: "E' assurdo che continui ad insegnare".
Con l'immissione in ruolo arrivano anche le prime polemiche. Già nel 2011 si era tornati a parlare di Scattone. Infatti dopo gli attacchi per la supplenza in Storia e filosofia al Liceo Cavour di Roma, lo stesso dove aveva studiato Marta Russo, il 47enne aveva rifiutato l'incarico. Scattone ha poi continuato a insegnare in diverse scuole fino all'immissione in ruolo.
Il dolore della madre di Marta Russo - "Non è la prima volta - ha detto Aureliana Russo, la madre di Marta - ed ancora restiamo sconvolti. Non si può pensare che una persona del genere, che non ha neanche mai chiesto perdono, possa fare l'educatore. Tra l'altro con un posto fisso".
Le polemiche - "Che io, a più di 50 anni, debba ogni mattina andare fuori Roma per insegnare perché sorpassata da Giovanni Scattone lo trovo un paradosso", afferma C.I. al Corriere della Sera. "Ciò stride con l'idea della buona scuola che ci era stata promessa e con la mia identità di cittadina da sempre obbediente alle leggi". "Per me - conclude la professoressa - ha il sapore di una beffa sapere che sarà proprio lui, condannato per l'omicidio colposo di una ragazza, a insegnare ai ragazzi la psicologia, cioè il meccanismo delle emozioni e dell'emotività".