L'ex provveditore alle opere pubbliche avrebbe intrattenuto affari illeciti con una serie di imprese edili vincitrici di appalti, accumulando un ingente patrimonio
I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno confiscato beni per circa 9 milioni di euro ad Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici. La confisca è conseguenza dell'inchiesta sui cosiddetti "Grandi Eventi", ossia sui lavori riguardanti il Vertice del G8 de La Maddalena (poi tenutosi a L'Aquila), i Mondiali di nuoto di Roma del 2009 e le celebrazioni del 150.mo anniversario dell'Unità d'Italia.
Nel quadro degli accertamenti è emersa l'esistenza di rapporti d'affari illeciti tra Balducci (che è stato anche provveditore alle opere pubbliche) e alcune note imprese romane vincitrici di gare pubbliche per oltre 300 milioni di euro. "In particolare - prosegue la nota - e' emerso che, a fronte dell'illecita assegnazione delle commesse pubbliche, le imprese appaltatrici avevano veicolato ingenti flussi finanziari, anche attraverso società interposte, verso una società cinematografica, direttamente riconducibile al proposto, che si occupava della produzione di film il cui attore principale era il figlio di Angelo Balducci, Lorenzo".
Allo stesso modo, i Finanzieri hanno dimostrato che le stesse imprese edili avevano finanziato l'acquisto o la ristrutturazione di svariati immobili di pregio a favore del nucleo familiare di Balducci. Proventi illeciti che, secondo la nota diffusa, consentivano a Balducci "di accumulare un notevolissimo patrimonio, risultato, al termine di ulteriori complesse indagini economico-finanziarie, nettamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati". La confisca odierna riguarda 27 unità immobiliari tra ville, appartamenti di pregio e terreni siti nei comuni di Roma, San Giorgio di Pesaro (PU), Montepulciano (SI) e Sappada (BL); 2 autoveicoli e 1 motoveicolo; rapporti bancari e titoli obbligazionari; quote societarie; disponibilità finanziarie per oltre 3 milioni di euro detenute in Lussemburgo per il tramite di una società fiduciaria, per un valore complessivo di stima di circa 9 milioni di euro.