Da indiscrezioni pubblicate emerge che Tiberis, il tratto sul lungo fiume strappato al degrado, sarebbe frutto di un tacito accordo tra gestori e il capo del campo-nomadi affianco
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Guardando Parigi, ancora un po' da lontano, sabbiosa, fiorita e attrezzata per 40 bagnanti ha aperto al pubblico, dalle 8 alle 20, Tiberis, la spiaggia ad accesso gratuito di Roma, sotto ponte Marconi, su un'area strappata al degrado e all'abbandono. Sabbia, ombrelloni e lettini, due campi da beach volley e docce per rinfrescarsi, vista la non balneabilità del fiume. Con un ma. Chi pensa alla sua sicurezza, soprattutto notturna? Chi sorveglia perché il luogo non sia occupato e vandalizzato? Secondo indiscrezioni de Il Messaggero, ci pensa Zorro, il rom a capo dell'accampamento nomadi accanto, che al giornale non nega il tacito accordo con gestori. Il Campidoglio prende le distanze: "E' una fake news".
Il patto con Zorro Stando dunque a quanto riporta Il Messaggero, parole pronunciate da Simonetta De Ambris, una delle responsabili del progetto Tiberis, all'indomani dell'apertura della spiaggia sul Tevere, "l'area la controlla Zorro, non ha voluto soldi". Ma chi è questo fantomatico Zorro? E' un rom a capo della comunità nomade di Ponte Marconi; qualche precedente per ricettazione, vive sulle sponde dal 1982. "E' venuto durante i lavori a vedere cosa facevamo - ha continuato la De Ambris a Il Messaggero - e si è messo a disposizione per evitare che la spiaggia venga occupata di nuovo, parlando con tutti i rom del quartiere".
Intervistato dal quotidiano, Zorro conferma il tacito accordo tra i responsabili della spiaggia e i nomadi: "Ho detto che non devono occupare l'area della spiaggia, sono veramente a favore di questo progetto". E aggiunge: "Diamo una mano, ma in cambio ancora non mi hanno fatto sapere nulla".
Work in progress Il lido, ad accesso gratuito, nella giornata d'esordio, è stato frequentato da un centinaio di persone dalle 8 alle 16 (la chiusura è prevista alle 20), secondo i tecnici del Campidoglio presenti sul posto. Che ora puntano ad incrementare i servizi, aprendo una piscina, un'area animali e facendo crescere fiori attorno alla spiaggia.
Un work in progress, insomma, come attestano anche i teli divisori che separano la zona già pronta da quella ancora da allestire. Per ora, vicino agli spogliatoi, vi sono distributori automatici di bevande e snack, ma in futuro il progetto è di realizzare un chiosco vero e proprio.
Negli obiettivi del Comune a 5 Stelle, poi, il modello Tiberis potrebbe estendersi anche ad altre rive del Tevere riqualificate. "Abbiamo creduto fortemente in questo progetto, perché il rilancio e la valorizzazione del Tevere è una delle priorità del nostro mandato", rivendica la sindaca Virginia Raggi, che però non si è vista su questa sabbia.
Un progetto, questo, che ha vissuto alterne vicende: annunciato a dicembre, avrebbe dovuto partire a luglio, poi il 3 agosto, alla fine il debutto c'è stato il 4. I primi cittadini a tagliare il nastro inaugurale alcuni dipendenti comunali.
Spelacchia e gli sfottò sui social Ma su Tiberis non mancano gli sfottò sui social: "Il siero antivipera e l'antirabbica sono a carico dei gentili utenti", commenta un utente su Twitter. "La spiaggia era la stessa di Fantozzi", sottolinea un altro. Mentre qualcuno conia l'hashtag "Spelacchia" per il nuovo lido, prendendo in prestito il famoso nomignolo ("Spelacchio") conquistato dall'ultimo albero di Natale della Capitale.
"Hanno aperto la spiaggia solo ad agosto iniziato, peraltro con un risultato ancora a metà", punta il dito il consigliere comunale del Pd Orlando Corsetti. Mentre l'assessore all'Ambiente Pinuccia Montanari, nell'annunciare che Tiberis sarà fruibile fino ad ottobre, sottolinea: "L'area di Ponte Marconi era un tratto sporco e degradato delle sponde del Tevere che abbiamo recuperato e restituito ai cittadini rimuovendo insediamenti abusivi e ottanta camion di rifiuti".
La posizione del Campidoglio Il Comune di Roma, in una nota, prende le distanze su quanto rivelato da Il Messaggero. "Il presunto 'accordo con i rom' per l'apertura della spiaggia sul Tevere è una fake news. Non c'è stato alcun contatto per garantire la sicurezza della struttura comunale a Ponte Marconi. La persona che ha rilasciato alla stampa tali dichiarazioni, che non corrispondono a verità, se ne dovrà assumere la responsabilità e dovrà risponderne a tutti gli effetti all'Amministrazione Capitolina e a tutti i cittadini di Roma. Come deve essere, la sicurezza è garantita dalla Polizia Locale. Sulla linea della legalità non arretriamo di un millimetro", dichiara l'assessore alla Sostenibilità Ambientale Giuseppina Montanari.
A sorvegliare l'area attrezzata Tiberis sono i nuclei Gssu e Pics della Polizia Locale impegnati sul posto con una pattuglia nelle ore notturne e con agenti motociclisti in perlustrazione durante il giorno. "Con l'Ufficio Speciale per il Tevere, che abbiamo fortemente voluto per dare più forza ed efficacia alla nostra azione, siamo impegnati quotidianamente nel difficile compito di sgomberare insediamenti abusivi lungo il fiume perché è una nostra priorità mettere in sicurezza e restituire ai cittadini la piena vivibilità del Tevere e delle sue sponde, luoghi che rappresentano il cuore della città. L'area attrezzata Tiberis di Ponte Marconi è l'esempio concreto della nostra determinazione e del nostro impegno. Abbiamo bonificato e reso godibile un'area dove da decenni regnava l'abbandono", aggiunge l'assessore.
"Polemiche pretestuose, critiche esagerate e, oggi, anche dichiarazioni non corrispondenti al vero, rischiano di vanificare il grande impegno dell'Amministrazione e darla vinta a coloro che quelle aree le hanno occupate fino a pochi mesi fa. Voglio invitare tutti a vivere la spiaggia, a frequentarla, ad organizzarvi tornei di beach volley o altre attività sportive e ricreative perché la sua fruizione e valorizzazione da parte di tutti è il miglior modo per evitare che possa essere nuovamente occupata da insediamenti abusivi e illegali", conclude l'assessora Montanari.