Con lui anche l'ex a.d. della Centrale unica di acquisti Domenico Casalino. In un'intercettazione gli imprenditori Alfredo Romeo, arrestato per corruzione, e Carlo Russo, accusato di traffico di influenze e di turbativa d'asta, parlano di Grandi Stazioni
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Un nuovo indagato nell'inchiesta sugli appalti truccati che ha colpito Consip e che ora tocca anche Grandi Stazioni. Nel registro degli indagati c'è il nome di Silvio Gizzi, l'amministratore delegato dell'azienda che si occupa di riqualificare e gestire le quattordici principali stazioni ferroviarie italiane. Con lui anche l'ex a.d. della Centrale unica di acquisti della P.a., Domenico Casalino.
I nomi dei nuovi indagati compaiono nella richiesta di proroga delle indagine notificata nei giorni scorsi. Il nome di Gizzi era emerso già in maggio nel procedimento in cui è indagato per turbativa d'asta l'imprenditore toscano Carlo Russo, già coinvolto con l'accusa di traffico di influenze in una delle tranche principali della maxi inchiesta.
Il filone di indagine prende spunto dalle intercettazioni che il Noe fece alla fine della scorsa estate su incontri e colloqui tra Alfredo Romeo, l'imprenditore napoletano arrestato per corruzione in uno dei filoni dell'indagine, e Russo. In uno di questi i due parlano proprio di Grandi Stazioni. All'attenzione degli inquirenti anche un incontro del 21 settembre del 2016 che Russo ha con Gizzi presso Stazione Termini di Roma.