il giallo di anguillara

La morte di Federica, novità dalla perizia: una lite prima di annegare

Si complica la posizione del fidanzato al quale il padre della ragazza trovata senza vita nel Lago di Bracciano lancia un appello

25 Lug 2014 - 15:50
 © tgcom24

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Federica Mangiapelo è stata trascinata nel lago di Bracciano, e poi è morta lì, in quelle acque gelide nella notte di Halloween. La svolta nelle indagini arriva da una superperizia, voluta dal giudice per le indagini preliminari di Civitavecchia che ha impedito l'archiviazione del caso per morte naturale e ha voluto invece andare fino in fondo.

Sono passati due anni da quando questa ragazzina, bella e sorridente nelle foto, 16 anni, non è tornata a casa. Era con il fidanzato, Marco di Muro, un cameriere ventenne di Formello, unico indagato dalle prime battute di questa inchiesta per omicidio volontario.

La sua testimonianza è apparsa contraddittoria. Eppure le prime perizie parlavano di una morte avvenuta per miocardite, morte naturale. In contraddizione con altri elementi. Adesso questi nuovi, sconcertanti elementi: le abrasioni sulla fronte della ragazza sarebbero state causate da sfregamento, non dalle ore trascorse nelle acque del lago. Quindi, concludono i periti, la ragazzina è stata trascinata dentro l'acqua.

Inoltre la piaga sul collo, non sarebbe da decubito, ma causata da un attrito avvenuto prima o dopo la morte di Federica. Si aggrava quindi la posizione del fidanzato Marco di Muro, che non ha voluto commentare.

In questo quadro indiziario illuminato da nuovi dettagli, parla il papà di Federica: "Oggi si riapre la ferita. Vogliamo sapere la verità: Marco di Muro deve raccontare al magistrato tutto quello che sa".

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