L'assunzione dello stupefacente sarebbe avvenuta nell'abitazione della professoressa durante una lezione di ripasso ai suoi alunni, successivamente una di loro avrebbe accusato un malore
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A Latina un'insegnante che diede una canna a uno studente minorenne rischia di finire a processo. Alessia Nisticò, docente di laboratorio tecnico professionale di acconciatura, comparirà il 25 gennaio davanti al giudice per l'udienza preliminare. A inguaiare la donna sono state le testimonianze di alcuni allievi, secondo cui, tra le altre cose, avrebbe detto in aula di fare uso di sostanze stupefacenti.
La vicenda - I ragazzi, tutti aspiranti parrucchieri, frequentavano la Latina Formazione Lavoro, istituto di avviamento al lavoro della Provincia di Latina. I fatti risalenti all'estate 2020, riguardano un episodio avvenuto in casa dell'insegnante durante una lezione di ripasso offerta ai suoi allievi in vista dell’esame da acconciatori che si sarebbe svolto di lì a poco. La donna avrebbe proposto loro di fumare marijuana e una studentessa si sarebbe sentita male poco dopo l'assunzione dello stupefacente.
Le accuse della studentessa - Secondo il racconto della ragazza, la canna offertale dalla prof e fumata anche dal resto dei compagni le avrebbe provocato un malore. Sarebbe stata la stessa insegnante a soccorrerla con un asciugamano bagnato sulla nuca e un bicchiere d'acqua per farla riprendere. Qualche mese dopo la studentessa ha raccontato tutto a un'altra prof che ha scelto di denunciare per prima. Successivamente anche la ragazza, oggi 19enne, ha deciso di parlare e la sua versione è stata confermata dagli altri studenti protagonisti del racconto.
La prof rischia il processo - Dopo la denuncia, la professoressa ha inizialmente continuato a insegnare, anche perché gli episodi contestati si riferivano a un luogo diverso dalla scuola. La sospensione per la Nisticò è arrivata in seguito agli attuali sviluppi giudiziari della vicenda. A gennaio rischia di essere rinviata a giudizio. Agli atti anche le accuse di un altro ex studente che avrebbe raccontato di come una volta, l’insegnante, gli avesse offerto della droga più pesante della cannabis.