A "Pomeriggio Cinque" l'intervista telefonica a Gisella Cardia: "Non vado via perché sono nel giusto, se mi ammazzano diventerò una martire"
"Pomeriggio Cinque" torna sul caso della Madonna di Trevignano e della sedicente veggente Gisella Cardia che sostiene di vedere la Vergine ogni giorno tre del mese. Nella puntata del 21 aprile il programma manda in onda la terza parte di una lunga intervista telefonica a Cardia che risponde agli attacchi ricevuti nell'ultimo periodo e prova a fare chiarezza su diverse questioni tra cui le donazioni da parte dei fedeli e le presunte stigmate presenti sulle sue mani e sui suoi piedi. "Ho paura perché abbiamo ricevuto delle aggressioni, o meglio hanno provato ad aggredirci a livello fisico. Sono venuti dietro casa mia bussando e dicendo delle cose brutte, noi stiamo vivendo nel terrore. Abbiamo ricevuto anche tante lettere di minaccia", Gisella Cardia parla della sua quotidianità e spiega perché lei e suo marito da tempo ormai vivono nel terrore.
La paura di Gisella Cardia - La presunta veggente ce l'avrebbe anche con i giornalisti che proverebbero continuamente a intervistarla: "La mia vita non è più vita. Mio marito e io siamo incalzati dai giornalisti che sono sempre qui davanti casa e io non posso uscire più di casa". Gisella poi rivela di avere ricevuto anche alcuni tentativi di aggressione. Questi insieme all'insistenza dei giornalisti starebbero mettendo la quotidianità della veggente e di suo marito a dura prova. "Ho paura perché hanno provato ad aggredirci a livello fisico. Sono venuti dietro casa mia bussando e dicendo delle cose brutte, noi stiamo vivendo nel terrore. Abbiamo ricevuto anche tante lettere di minaccia", racconta la donna a Canale 5.
La sedicente veggente non lascia Trevignano Romano - Ciononostante Gisella Cardia fa sapere che non lascerà il suo paese. "Non ci penso neanche perché sono nella verità - dichiara - ci sono stati momenti in cui mi sono chiesta il perché di tutto, ma poi se ci sono la Madonna e Gesù al nostro fianco allora andiamo avanti". "Non vado via. Quando c'è la verità non bisogna scappare davanti a quella e io non ho nessuna voglia di fuggire", spiega Gisella che poi annuncia che il tre maggio sarà di nuovo sulla collina di Trevignano Romano dove, ogni tre del mese, le appare la Madonna. "Io andrò lì come tutti i mesi negli ultimi sette anni, non ci saranno cambiamenti. Se mi dovessero ammazzare allora diventerò una martire", conclude.