Il gup respinge la richiesta di rito abbreviato avanzata da Giovanni Fiscon, ex direttore generale dell'Ama. Sarà processato a novembre con Salvatore Buzzi, Massimo Carminati e gli altri imputati
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Si chiude con il no del gup alla richiesta di rito abbreviato la prima udienza del processo per Mafia Capitale, con protagonista Giovanni Fiscon, ex direttore generale dell'Ama. Fiscon sarà processato con gli altri 40 imputati, tra cui Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, il 5 novembre. Intanto il Comune di Roma si è costituito parte civile. Lo ha confermato l'assessore Alfonso Sabella, presente al posto del sindaco dimissionario, Ignazio Marino.
"La costituzione di parte civile è fatta allo scopo di ottenere il risarcimento dei danni morali, materiali e funzionali, che sono quelli che mi premono di più perché sono le funzioni statutarie che Roma Capitale ha nei confronti dei propri cittadini - ha spiegato Sabella -. La costituzione di parte civile non è di Marino, ma di Roma Capitale, rappresentata dall'assessore alla Legalità delegato dal sindaco, quindi non è anomalo che lui non ci sia. Io potrei essere presente anche il 5 novembre prossimo quando inizia il maxiprocesso, ma da privato cittadino. La cosa potrebbe incuriosirmi".
E proprio durante il maxiprocesso Fiscon, che aveva punto chiesto il rito abbreviato, non concesso dal gup, risponderà all'accusa di corruzione nell'inchiesta di Mondo di mezzo.
Le "attenzioni" sulla municipalizzata dell'immondizia da parte del clan di Carminati e Buzzi rappresenta uno dei filoni più corposi dell'inchiesta. Secondo la Procura, si effettuavano pressioni e si corrompevano funzionari pubblici per poter aggiudicarsi ricchissimi appalti in tema di smaltimento dei rifiuti.