Il "ras" delle cooperative è in carcere dal dicembre del 2014. Con i beni sequestrati oggi, il valore complessivo dei beni posti sotto sequestro nelle due fasi dell'inchiesta ammonta ad oltre 360 milioni
© da-video
La guardia di finanza ha eseguito il sequestro di beni ritenuti riconducibili a Salvatore Buzzi, il "ras" delle cooperative arrestato nell'ambito dell'inchiesta su Mafia Capitale. Il valore dei beni è di circa 16 milioni di euro.
Il nuovo provvedimento di sequestro emesso dal tribunale di Roma riguarda le quote societarie, il capitale sociale e l'intero patrimonio aziendale della Sarim Immobiliare Srl, una societa' di Roma che opera nella locazione immobiliare.
Dalle indagini è emerso che la società - il cui legale rappresentante è Emanuela Bugitti, anche lei coinvolta nella prima fase dell'inchiesta Mafia Capitale - era partecipata dalla stessa Bugitti (6%), da Buzzi (6%) e da Carlo Maria Guarany (1%). Inoltre, la Sarim Immobiliare risulta controllata per il 48% dalla cooperativa '29 giugno' e per il 4% dalla cooperativa 'Formula sociale', entrambe poste sotto sequestro a dicembre scorso.
Il patrimonio della Sarim è composto da disponibilità finanziarie, partecipazioni societarie e, soprattutto, una unità immobiliare di 2.750 mq a Roma utilizzata dalle cooperative di Buzzi come casa di accoglienza dedicata a categorie protette (donne, minori, rifugiati e richiedenti asilo). Con i beni sequestrati oggi, il valore complessivo dei beni posti sotto sequestro nelle due fasi dell'inchiesta ammonta ad oltre 360 milioni.