In manette una ventina di persone. Tra i reati contestati anche traffico di droga, estorsione e violenza privata
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Un'associazione criminale è stata sgominata dalla polizia che, su ordine della Dda di Roma, ha eseguito una ventina di arresti. I provvedimenti riguardano presunti appartenenti a un clan rom operante nel quartiere Campo Boario di Latina. Le accuse sono di associazione a delinquere di tipo mafioso, traffico di droga, estorsione, violenza privata, favoreggiamento, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e corruzione elettorale.
Tra le persone finite in manette figurano anche sette donne, una delle quali considerata dagli investigatori figura di vertice del clan.
Secondo gli inquirenti, gli autori delle estorsioni, effettuate con metodi particolarmente violenti, utilizzavano il nome dei Di Silvio per amplificare il potere di intimidazione e per ricordare che il denaro era destinato al sostentamento dei carcerati e delle loro famiglie. Per incutere maggiore paura, inoltre, richiamavano episodi cruenti risalenti alla guerra criminale del 2010, quando le famiglie rom si erano imposte sui altri gruppi criminali.