La lettera dell'ex senatore al quale è stato diagnosticato un tumore alla prostata, ma rifiutata l'istanza di sospensione della pena
© ansa
Una lettera accorata, forte e dai toni decisi in cui non chiede compassione ma giustizia e il riconoscimento dei propri diritti. L'ha scritta dal carcere Marcello Dell'Utri, a cui due giorni fa il tribunale di sorveglianza di Roma ha respinto la richiesta di sospensione della pena. L'ex senatore sta scontando in cella una condanna a 7 anni per concorso in associazione mafiosa. Nella lettera torna a chiedere di poter essere curato in ospedale.
Dell'Utri ha ricevuto la visita del deputato Renato Brunetta e anche dell'amico e compagno di partito, Maurizio Gasparri. A lui Dell'Utri aveva confidato: "Voglio morire ridendo, non voglio la pietà di nessuno. Voglio solo giustizia".