A "Quarto Grado" parla Fabio Taglialatela, legale del 60enne che ha ucciso l'avvocatessa romana: "Arma difettosa, ha scarrellato nel momento in cui è stata estratta"
"Se il mio assistito avesse voluto effettivamente uccidere Martina, lo avrebbe fatto molto tempo prima e lontano da occhi indiscreti. Voleva suicidarsi, immolarsi davanti a lei. Purtroppo, è stato vittima di un errato funzionamento dell'arma". A "Quarto Grado" parla Fabio Taglialatela, avvocato di Costantino Bonaiuti, il 61enne che ha ucciso a Roma l'ex fidanzata Martina Scialdone davanti a un ristorante.
"Si tratta di una pistola che stava da molto tempo, inutilizzata, a casa del mio assistito. Ha scarrellato nel momento in cui è stata estratta", continua Taglialatela, sostenendo che i fori rinvenuti sul corpo della 35enne sono compatibili con la tesi del malfunzionamento.