E' il drammatico racconto che la minorenne vittima dello stupro avvenuto il 29 giugno a Roma ha fatto davanti al gip nell'ambito dell'incidente probatorio
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"Ho pensato che mi avrebbe ucciso, lui mi ha minacciato dicendomi che avrebbe ammazzato me e le mie amiche". E' il drammatico racconto che la minorenne vittima dello stupro avvenuto il 29 giugno a Roma, vicino al Tribunale, ha fatto davanti al gip nell'ambito dell'incidente probatorio. Una ricostruzione dei fatti ritenuta da chi indaga "precisa e convincente".
La ragazzina ha raccontato che Giuseppe Franco, il sottufficiale di Marina accusato della violenza sessuale avvenuta nel quartiere Prati, dopo averla portata "in quel luogo abbandonato, mi ha mollato uno schiaffo in faccia con una violenza tale da rompermi i capillari di un occhio. Poi quando mi ha steso a terra e bloccato da dietro, tappandomi bocca e naso, ha cominciato a stringermi forte il collo. Lì ho pensato che mi avrebbe ucciso...".
Alla luce degli elementi raccolti, non è escluso che il pm Eugenio Albamonte possa a breve chiudere l'inchiesta e chiedere per Franco il giudizio immediato.