RINTRACCIATO VICINO A FOGGIA

Morte Desirée, preso il quarto presunto stupratore: è un immigrato del Ghana, aveva il permesso scaduto

Rintracciato vicino a Foggia, è accusato di violenza sessuale di gruppo e omicidio volontario con altri due senegalesi e un nigeriano. Era in possesso di circa 10 chilogrammi di marijuana

26 Ott 2018 - 20:49
 © polizia

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E' stato rintracciato e fermato, vicino a Foggia, il quarto uomo coinvolto nello stupro e nella morte della 16enne Desirée Mariottini, in un locale occupato a Roma. Si tratta di Yusif Salia, un ghanese di 32 anni con il permesso scaduto, che ora, insieme ad altri due senegalesi e un nigeriano, è accusato di violenza sessuale di gruppo e omicidio volontario. In base a quanto riferito aveva in programma una fuga dall'Italia.

Sono stati oltre cento gli agenti di polizia impegnati nell'operazione di cattura dello straniero che, per non farsi riconoscere, si era tagliato i capelli.

Trovato in possesso di 10 chili di marijuana - L'uomo è stato trovato in possesso di una pistola giocattolo, di circa dieci chilogrammi di marijuana, di metadone e di qualche grammo di hashish. Secondo fonti investigative, lo stupefacente è stato rinvenuto nella baracca dove è stato trovato l'uomo nella baraccopoli che circonda il Centro richiedenti Asilo politico di Borgo Mezzanone. All'arrivo delle forze dell'ordine si è all'interno dell'abitazione di fortuna ed è stato necessario sfondare la porta per arrestarlo.

Aveva il permesso scaduto, controllato a marzo - L'immigrato fermato a Foggia aveva un permesso di soggiorno per motivi umanitari scaduto a gennaio del 2014. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, a Salia era stato rilasciato un titolo di soggiorno dalla questura di Napoli il 15 dicembre del 2012 e scaduto, appunto, a gennaio 2014. Il 27 marzo, sottolineano ancora la fonti, Salia era stato accompagnato dalla polizia all'ufficio immigrazione di Roma per essere identificato. E in quell'occasione era stato invitato ad andare alla questura di Napoli per regolarizzare la sua posizione.

Gli interrogatori degli altri fermati - Intanto sono previsti per sabato, nel carcere di Regina Coeli, gli interrogatori di convalida e garanzia degli immigrati fermati. La Procura, con il pm Federico Pizza, contesta i reati di omicidio, violenza sessuale e cessione di stupefacenti.

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