A preoccupare un possibile passo indietro del governo su alcune parti dell'emendamento che riguarda gli operatori di noleggio con conducente
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Tassisti in rivolta a Roma dopo le indiscrezioni su un possibile passo indietro del governo su alcune parti dell'emendamento che riguarda gli Ncc (Servizio di noleggio con conducente), presentato martedì in commissione al Senato. Il servizio taxi è andato progressivamente fermandosi all'aeroporto di Fiumicino e alla stazione Termini, mentre circa 500 tassisti si sono raccolti in presidio sotto Palazzo Madama chiedendo di essere ricevuti.
A Fiumicino, al momento, non si registrano disagi per i passeggeri e fuori dalle aerostazioni non ci sono file. Molti viaggiatori stanno ricorrendo a mezzi alternativi quali bus e treno "Leonardo Express" per raggiungere la Capitale. La società di gestione Aeroporti di Roma ha messo a disposizione il proprio personale per indirizzare i passeggeri verso treni e mezzi alternativi. Sono disponibili anche bus gestiti da Adr, in caso di necessità.
Intanto un gruppo di operatori di Ncc con alcuni tassisti romani hanno formato un cordone davanti all'ingresso principale del Senato in corso Rinascimento. Un presidio sostanzialmente pacifico ma guardato a vista dalle forze dell'ordine che chiede che il mercato dei trasporti romani venga gestito solo da taxi e Ncc con sede nella capitale. Qualche momento di frizione si è avuto solo al passaggio di alcuni taxi nella centrale strada romana, apostrofati come crumiri.
"Il messaggio passato in questi giorni e soprattutto martedì all'opinione pubblica è sbagliato - afferma Diletta, tassista romana - perché occorre che nella Capitale lavorino i conducenti e i tassisti di Roma e non quelli che vengono da fuori. Basta pensare che nel Comune i noleggi sono poco più di mille, ma diventano quasi 80mila con quelli che vengono dai Comuni o, addirittura, dalle Regioni limitrofe. Capite tutti che così è impossibile lavorare. Siamo per la legalità e vogliamo che questa venga rispettata. Ci pare giusto, come prevederebbe la nuova normativa che però sembra sia già stata cambiata, che chi viene da fuori Roma almeno per la rimessa torni nel suo Comune di origine". Tra le sigle che manifestano il Mit (Movimento italiano tassisti), i noleggiatori Limousine Service e il 6645.
Garante scioperi: "Sanzioni a chi viola la legge" - Scatteranno le sanzioni del Garante degli scioperi per i tassisti che stanno violando la legge a Roma. L'Autorità di garanzia, afferma il presidente Giuseppe Santoro Passarelli, "sta monitorando con la massima attenzione la situazione e, come già accaduto in passato, non esiterà a sanzionare ogni comportamento al di fuori delle norme di legge, a tutela dei cittadini utenti del servizio". "Nel periodo delle festività, in particolare - aggiunge il presidente - la maggiore affluenza dei turisti impone maggiore responsabilità nella garanzia di un servizio pubblico essenziale come quello dei taxi".