Per il titolare del ristorante, invece, i conti non tornano: non sarebbero stati salvati gli addobbi della chiesa, la band, la Siae e la mancia ai camerieri
L'ideale anche per le cerimonie simboliche © istockphoto
Nuova accesa puntata sulle nozze a scrocco di Ferentino (Frosinone), la vicenda, cioè, che riguarda la coppia accusata di aver festeggiato il matrimonio per poi fuggire in Germania senza pagare. Lo sposo, Manolo Prioretti, su Il Messagggero afferma di aver versato quanto pattuito, mentre il ristoratore lo smentisce. "Mancano all'appello circa1.400 euro tra addobbi, il compenso per i musicisti, la Siae. E le mance ai camerieri: 400 euro che ho anticipato", insiste il titolare del locale, Enzo Fabrizi. E continua, così, la guerra di denunce.
"Ho pagato tutto, è stato un equivoco: l'accordo era di dare i soldi a rate", afferma lo sposo di Ferentino (Frosinone) Manolo Prioretti, salito alla ribalta della cronaca con l'accusa di aver festeggiato le sue nozze a scrocco, scappando in Germania.
"Ci sono ancora da saldare gli addobbi, il gruppo musicale, la Siae e pure la mancia ai camerieri", risponde sempre su Il Messaggero il ristoratore, che aggiunge: "Aspetto i soldi, altrimenti non ritiro la denuncia". Così dall'altra parte si minaccia un'altra querela: "Dice il falso, mi sta calunniando".
Prioretti, infatti, sostiene di aver versato ad agosto un acconto di circa 3.500 euro su un conto totale di quasi 8mila euro, saldato successivamente con un bonifico a ottobre. Pensava così di aver chiuso la vicenda finita su tutti i giornali e sperava che la denuncia a suo carico venisse ritirata.
Ma per il ristoratore i conti continuano a non tornare. "Mancano all'appello circa1.400 euro tra gli addobbi, il compenso per i musicisti, la Siae. E le mance ai camerieri: 400 euro che ho anticipato. Oltre alle spese per l'avvocato".
Dall'altare al tribunale, la strada sembra ormai segnata.