Nozze gay, il Tar: "L'annullamento resta" Marino non ci sta: "Decreto illegittimo"
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Il Tribunale amministrativo dice no alla sospensione dell'atto del prefetto che ha annullato le trascrizioni. Anche a Milano il prefetto ha firmato l'annullamento
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Il Tar del Lazio, almeno per il momento, dice no alla sospensione dell'atto con il quale il prefetto di Roma ha disposto l'annullamento delle trascrizioni dei matrimoni gay contratti all'estero. La richiesta delle coppie era cautelare, cioè avanzata prima della notifica dei loro ricorsi. Dal canto suo il Campidoglio continua a definire il decreto del prefetto "palesemente nullo, illegittimo ed errato".
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Il presidente della I sezione ter del tribunale amministrativo ha respinto con due decreti monocratici le richieste di due coppie gay che si erano rivolte ai giudici chiedendo una decisione provvisoria e urgente sull'annullamento delle trascrizioni, nonostante ancora i loro ricorsi siano in attesa della formale notifica.
Il Comune di Roma: "Decreto nullo" - "La normativa vigente - scrive il Campidoglio in una nota - non attribuisce affatto in capo al Prefetto stesso alcun potere di intervenire sugli atti di stato civile né, per derivazione, di ordinare l'annullamento delle trascrizioni. Nel caso specifico, infatti, né allo stesso Sindaco è dato intervenire, ma solo - ciò è detto esplicitamente dalla normativa - al Tribunale".
Il Comune di Roma chiede l'immediata sospensione degli effetti del provvedimento prefettizio, sino alla decisione sul merito del ricorso.
Il prefetto di Milano a Pisapia: "Annulli le trascrizioni" - Il prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca ha firmato un provvedimento di annullamento delle 13 trascrizioni dei matrimoni gay all'estero e ha "ordinato al sindaco Giuliano Pisapia in qualità di ufficiale di stato civile di procedere agli adempimenti conseguenti all'annullamento senza ritardo e di darne immediata notizia al prefetto".