I due giovani fermati si sono avvalsi della facoltà di non rispondere: il pm contesta loro i reati di concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi. Entrambi restano in carcere
Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, accusati dell'omicidio di Luca Sacchi, ucciso a Roma durante un tentativo di rapina legato probabilmente ad una compravendita di droga, nel corso dell'interrogatorio per la convalida del fermo davanti al gip si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. "Non voleva uccidere e ha chiesto scusa", ha detto il legale di Del Grosso. "Ero lì solo per rubare", ha spiegato Pirino.
Del Grosso e Pirino restano in carcere - Il pm ha contestato ai due fermati i reati di concorso in omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi. E, dopo l'interrogatorio di garanzia, il gip ha convalidato per entrambi il fermo emettendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Il legale: "Del Grosso non voleva uccidere" - "Ha chiesto scusa per quello che è successo. Non voleva uccidere nessuno", ha detto l'avvocato Alessandro Marcucci, difensore di Valerio Del Grosso lasciando il carcere Regina Coeli dopo interrogatorio di convalida del fermo. "Si è avvalso della facoltà di non rispondere e rimandiamo a un'altra occasione il confronto con i magistrati. E' molto provato e dispiaciuto per quello che è successo", ha concluso il penalista.
Pirino: "Ero lì solo per rubare" - Non sapeva che Valerio Del Grosso avesse una pistola, era lì solo per una rapina e non voleva uccidere nessuno. E' quanto avrebbe detto Paolo Pirino, secondo quanto si apprende, nel corso di una dichiarazione spontanea davanti al gip dopo avere deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il giovane è accusato di concorso in omicidio.