A "Quarto Grado"

Omicidio Primavalle, la madre di Michelle Causo: "Uccisa per un rifiuto"

La madre a "Quarto Grado": "Ho conosciuto quello che sarebbe diventato il carnefice di mia figlia"

01 Lug 2023 - 07:40

"È successo l'imponderabile". Sono queste le prime parole di Daniela Bertoneri, la madre di Michelle Causo, la ragazza vittima dell'omicidio di Primavalle. I genitori, a "Quarto Grado", hanno raccontato il loro dolore per la morte della figlia uccisa da un coetaneo in un appartamento di via Dusmet con un coltello da cucina, a Roma. "Quello che non dovrebbe accadere a nessuna persona nel mondo, stavolta è successo a me - ha detto la madre di Michelle alla trasmissione di Rete 4 -. Si tratta di un qualcosa che mi ha sempre terrorizzato, ne ho sempre parlato con mia figlia di queste cose, ma quando si è troppo buoni d'animo non pensi che ti possano fare una cosa del genere. Michelle era una ragazza semplice, bella ma non seducente, poi aveva preso un impegno lavorativo. Andava a insegnare ai bambini a nuotare e questo per anche per avere una piccola indipendenza, perché abbiamo avuto dei problemi economici e Michelle per questo si è rimboccata le maniche".

La madre conosceva il carnefice - La madre di Michelle ha avuto modo di conoscere in passato quello che sarebbe diventato il killer di sua figlia: "Gli amici di mia figlia li conosco tutti - ha spiegato -, non potrei mai aver pensato che sarebbe diventato il suo carnefice. Me l'ha presentato, ci ho parlato, gli ho chiesto cosa facesse e lui mi ha detto che non studiava e che non faceva niente". Il giorno dell'omicidio la famiglia si trovava a Bologna: "L'ho sentita la mattina, come sempre - ha continuato la donna -, era tranquilla. A mia sorella aveva detto che sarebbe tornata per pranzo. Mia sorella ha iniziato a chiamarla alle 13, ha squillato una volta. Poi non ha più squillato. Quando mia sorella mi ha chiamato per dirmi che Michelle non rispondeva più le ho detto: stai tranquilla, potrebbe essersi spento il telefonino. Mi chiama mia sorella e mi dice: è successa una tragedia".

I genitori credono nel movente passionale - Da quel momento, però, Michelle non si sarebbe fatta più sentire: "Non chiamava - aggiunge il padre Gianluca -, non rispondeva e ci siamo preoccupati". Il padre non crede al movente utilizzato dall'assassino che agli inquirenti ha spiegato che dietro l'omicidio ci fosse un debito di poche decine di euro: "Non ci credo, ma a questo punto spero sia così perché vorrebbe dire che ci sarebbe premeditazione dietro - ha proseguito -, dicendo così dimostra di averci pensato". Per Causo, il killer avrebbe avuto un complice nell'occultamento: "Una ragazza come mia figlia si sarebbe potuta difendere da lui che è molto esile - ha aggiunto -, ha avuto un aiuto. Con quale forza l'ha messa dentro un carrello? Si è trattato di un rifiuto, lui ha pensato: o me o nessuno. Mia figlia aveva un ragazzo, nel weekend lo vedeva e il lunedì tornava a scuola. Questa era mia figlia".

Il racconto del nonno e della zia - Sono sconvolti anche la zia e il nonno di Michelle: "Dovevamo partire stamattina, è successo tutto in fretta - dicono a "Quarto Grado" -, mi aveva detto: zia torno per pranzo. Questo ragazzo che l'ha uccisa non lo conosciamo: lei aveva un fidanzato a Pomezia da due anni. A un certo punto non ha risposto più al telefono: era spento. Era una ragazza solare, vogliamo capire che cos'è successo e chiediamo giustizia".

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