E' quanto indica l'autopsia. Sulle armi trovate tracce dei due incriminati, Manuel Foffo e Marco Prato
Luca Varani è morto dopo essere stato torturato con 100 colpi tra martellate e coltellate. E' quanto emerge dall'autopsia consegnata in procura a Roma secondo la quale il ventisettenne è morto dissanguato per le ferite. Per il delitto sono in carcere con l'accusa di omicidio volontario Marco Prato e Manuel Foffo.
La tortura subita dalla vittima - Secondo l'esame autoptico Varani ha ricevuto circa 20 martellate al capo e alla bocca. Il resto dei colpi, inferti con coltelli e un martello, avrebbero raggiunto il ragazzo su tutto il corpo. Inoltre la perizia ha accertato che circa 30 ferite, tutte con arma da taglio, sarebbero state inferte con il solo scopo di provocare dolore.
Entrambi hanno impugnato le armi - Il 27enne Luca Varani è stato ucciso sia da Marco Prato che da Manuel Foffo il 4 marzo scorso in una abitazione al Collatino, a Roma. Almeno questa è l'indicazione che viene dal risultato della autopsia svolta sul giovane in incidente probatorio.
Le verifiche degli esperti e del perito nomiato dal gip si sono concentrate su almeno due coltelli ed il martello utilizzati nell'appartamento di Foffo. Questo elemento confermerebbe la tesi della Procura in base alla quale i due indagati avrebbero fornito lo stesso contributo nel tragico festino.