Le testimonianze delineano il giorno in cui i due fratelli uccisero a calci e pugni Willy Monteiro Duarte: da quando i due le lasciarono in auto per partecipare alla rissa al loro ritorno passarono pochi minuti
I fratelli Bianchi, Marco e Gabriele, accusati dell'omicidio di Willy Monteiro © Instagram
"Mentre andavo via con le mie amiche, ho visto un ragazzo di colore, riverso a terra sul marciapiede a pochi metri da dove ci eravamo fermati prima con l’auto, con accanto alcune persone che gli davano il primo soccorso". Così una delle tre ragazze che la notte tra il 5 e il 6 settembre 2020 si appartarono a Colleferro (Frosinone) con Andrea e Marco Bianchi, poco prima della lite in cui i due fratelli uccisero a calci e pugni Willy Monteiro Duarte.
Con le testimonianze delle tre ragazze, riportate da La Repubblica, gli investigatori hanno ricostruito il giorno in cui i due fratelli Bianchi uccisero il giovane di origine capoverdiana. Le tre erano le amanti di Gabriele, Marco e dell'amico Vittorio Tordinelli. Quella sera dopo aver accompagnato con il Suv le rispettive fidanzate a casa ad Artena, i tre uomini contattarono le giovani donne per passare una notte di sesso vicino al cimitero di Colleferro.
"Se ben ricordo rimanemmo lì per circa un'oretta", avrebbe riferito una delle giovani donne ai carabinieri, per poi raccontare di una telefonata arrivata a Gabriele Bianchi. Lui avrebbe avvertito il fratello e l'amico che qualcuno stava litigando nella zona dei locali e "loro dovevano accorrere per dargli una mano".
Una volta arrivati sul luogo della rissa i tre uomini sarebbero scesi velocemente dal Suv, mentre le amanti sarebbero rimaste "in auto, attonite e confuse perché non capivamo cosa stesse accadendo". "Dopo circa cinque minuti ricordo che Marco, Gabriele e Vittorio tornavano verso l'auto e a quel punto ricordo che Marco mi diceva di scendere subito insieme alle mie amiche, senza darmi una spiegazione - avrebbe quindi raccontato una delle amiche -. Mentre andavo via, ho visto un ragazzo di colore, riverso a terra, sul marciapiede a pochi metri da dove ci eravamo fermati prima con l'auto, immobile, con accanto alcune persone che gli davano il primo soccorso".
Le tre avrebbero così deciso di entrare in un locale "sino alle 4 circa a bere qualcosa, fino a che abbiamo trovato un ragazzo che ci ha accompagnate a casa". Le tre versioni sono state confermate e sono coerenti con quanto detto rispettivamente agli investigatori.