"vivo blindata da 5 anni"

Ostia, la cronista Federica Angeli testimone contro gli Spada: "Ho pagato con la libertà"

Al via il processo per minacce e violenza privata a carico di Armando Spada dell'omonimo clan attivo sul litorale laziale

19 Feb 2018 - 22:29
 © ansa

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"Ho pagato con la libertà personale ma credo sia servito a qualcosa. Con le mie denunce tutti adesso conoscono la realtà di Ostia". Così la cronista Federica Angeli, testimone nel processo per minacce e violenza privata a carico di Armando Spada, dell'omonimo clan, e Paolo Riccardo Papagni, fratello del presidente della Federbalneari. "Rifarei tutto. E' giusto essere qui. Sarò al banco dei testimoni, ma con me ci saranno tutti i cittadini", ha ricordato la giornalista.

"Il giorno in cui mi è stata assegnata la scorta, nel luglio del 2013, ho capito che la mia vita sarebbe stata stravolta. L'allora prefetto Giuseppe Pecoraro mi disse che la mia vita era a rischio per ciò che avevo scritto: una cosa, mi disse, che nessuno aveva mai fatto ad Ostia in 40 anni".

Rispondendo alle domande del giudice, la giornalista di Repubblica, apparsa visibilmente emozionata e a cui non mancate numerose attestazioni di solidarietà, ha ricostruito la sua vicenda. "Ho denunciato Spada nel maggio di cinque anni fa prima per le minacce ai miei danni e ai due operatori free lance durante l'inchiesta giornalistica sui roghi negli stabilimenti balneari e poi per aver assistito a un duplice tentato omicidio".

"Libertà finita" - Da quel momento per la cronista la "libertà è finita: ho tre bambini ai quali ho cercato di spiegare quello che era successo e ho fatto in modo che a loro non arrivasse nulla della mia paura. Non posso più andare a prendermi un gelato, devo decidere bene dove sedermi quando vado in un ristorante, non mi posso neppure affacciare al balcone di casa, perché io ho scelto di continuare a vivere a Ostia".

Orfini: "In Tribunale per ringraziare Federica Angeli" - "Sono stato ad abbracciare un'amica e ad onorare una promessa: a Federica Angeli avevo detto che il giorno del processo sarei stato con lei. E così ho fatto. Grazie Federica per il tuo coraggio e la tua tenacia". A scriverlo su Twitter è Matteo Orfini, presidente del Pd e candidato nel collegio uninominale di Torre Angela.

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