La vittima era stata ferita all'addome con un cacciavite ieri, 28 maggio, dal padre 38enne della giovane. L'uomo, pregiudicato, aveva organizzato una spedizione punitiva: è stato arrestato per omicidio
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Ferito a morte per aver rivolto degli apprezzamenti a una ragazzina 15enne, figlia di un pusher di Ostia. Non ce l'ha fatta l'egiziano di 19 anni colpito all'addome, martedì 28 maggio, durante una maxi rissa scoppiata davanti alla stazione Lido. Il giovane, sottoposto a un delicato intervento chirurgico, è morto all'ospedale San Camillo di Roma. A ferirlo il padre della ragazzina. Maurizio De Dominicis, arrestato dai carabinieri, con l'accusa di omicidio.
L'uomo, un 38enne residente nel quartiere litoraneo di Roma, avrebbe precedenti per detenzione ai fini di spaccio, è vicino ad ambienti criminali ma secondo i carabinieri "non ha legami con il clan Spada". Con lui sono state arrestate le altre persone coinvolte nella rissa. Una rissa con un tragico epilogo e innescata da un futile motivo: complimenti pesanti alla 15enne.
A quanto ricostruito, nel tardo pomeriggio di martedì la ragazzina aveva incontrato la vittima e un connazionale sul Lungomare. Dopo essere stata infastidita da alcuni apprezzamenti dei due, entrambi di origine egiziana, ha telefonato al padre per raccontargli delle avances pesanti. L'uomo ha organizzato una vera e propria spedizione punitiva: è arrivato davanti alla stazione Lido per dare una lezione ai due stranieri.
Ad accompagnarlo un amico e il fidanzato ecuadoriano della figlia. Ne è nata subito una violenta rissa, davanti alla fermata degli autobus, a suon di sassi e cacciavite. Durante la colluttazione i due egiziani sono stati feriti con un'arma da taglio, che al momento non è stata ritrovata. I due feriti sono stati soccorsi e trasportati in ospedale. Le condizioni del diciannovenne sono apparse subito gravissime. E' stato sottoposto a un primo intervento all'addome nella notte, poi a un secondo oggi, ma purtroppo per lui non c'è stato nulla da fare.
Il connazionale 21enne, invece, non sarebbe in pericolo di vita. Ha riportato una ferita alla spalla ed è ancora ricoverato in ospedale. Le indagini dei carabinieri vanno ora avanti per accertare se ci siano altre persone coinvolte nella violenta rissa. Ancora una volta Ostia, enclave di temibili clan territoriali, è teatro di un evento criminale. L'ultimo in ordine di tempoè' stata una sparatoria in un pub agli inizi di maggio organizzata da un uomo che voleva "vendicare" la sua compagna sfregiata dall'ex marito poche ore prima con un'accetta.
A febbraio vicino ad Ostia il ferimento davanti a un locale della giovane promessa del nuoto Manuel Bortuzzo per il quale furono arrestati due giovani del quartiere. Prima ancora l'episodio della testata al giornalista Rai Daniele Piervincenzi che ha segnato lo scompaginamento del clan Spada, incontrastati dominatori degli affari illeciti del litorale: processato e condannato a sei anni Roberto Spada capo dell'omonimo clan.