Il 68enne aveva lavorato come tecnico di laboratorio presso Università della Tuscia e conosceva la vittima
Claudio Cesaris ha confessato di aver sparato al professore dell'Università della Tuscia Dario Angeletti, trovato morto martedì in auto in un parcheggio a Tarquinia. Il gip ha convalidato il fermo per il 68enne, arrestato due giorni fa con l'accusa di omicidio. Cesaris aveva lavorato come tecnico di laboratorio presso l'ateneo e conosceva la vittima.
Sull'omicidio indagano i carabinieri di Viterbo. Al momento, secondo quanto si apprende, la pistola non sarebbe stata ritrovata. Non è chiaro se la vittima sia stata centrata da uno o più colpi. A quanto ricostruito dagli investigatori, alla base dell'omicidio ci sarebbero motivi sentimentali legati a una donna.
Dario Angeletti, figlio di un medico di Tarquinia, era sposato ed aveva due figli. Dal 2010 insegnava ecologia applicata e tutela dell'ambiente marino al polo universitario di Civitavecchia. Il suo lavoro si svolgeva anche nel laboratorio di ecologia e centro ittiogenico sperimentale alle Saline di Tarquinia. Decisive per le indagini le immagini di una telecamera che inquadra da lontano il piazzale in zona Saline dove il corpo del professore è stato trovato in auto con la cintura allacciata.