Roma, proteste per l'arrivo di 60 rom in centro accoglienza
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Il Campidoglio ha ordinato il trasferimento dei nomadi e ora non esclude provvedimenti. La procura ha aperto un fascicolo dopo le violente proteste contro il tentato trasferimento di 60 famiglie sinti
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La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione agli scontri avvenuti a Torre Maura dove circa 200 abitanti della zona, supportati da militanti di Casapound, sono scesi in strada per protestare contro il trasferimento di 60 rom in un centro di accoglienza. Danneggiamento e minacce aggravate dall'odio razziale i reati ipotizzati mentre il Campidoglio ha ordinato il ricollocamento dei nomadi. Urla contro una donna rom: "Vai via ladra"
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La Digos di Roma è al lavoro per individuare gli autori della violenta protesta anti-nomadi. A breve potrebbero esserci i primi identificati che rischiano la denuncia. Le posizioni verranno vagliate per chiarire le singole responsabilità. Dal primo mattino circa trenta abitanti si trovano all'esterno del centro di accoglienza di via dei Codirossoni per "presidiarlo". Nella tarda serata di martedì, dopo le barricate con i cassonetti dati alle fiamme, è andata anche a fuoco un'auto in sosta lungo la strada noleggiata dalla cooperativa che opera nella struttura.
Il comune ordina il ricollocamento - Dopo la rivolta e la guerriglia urbana il Campidoglio ha deciso il ricollocamento in centri su tutto il territorio romano dei 60 rom arrivati a Torre Maura. "Le operazioni saranno curate dalla Sala operativa sociale a partire da stamattina e si concluderanno in sette giorni", si spiega una nota.
Raggi: "Scelta uffici inqualificabile, ora provvedimenti" - Dopo il caso di Torre Maura, Virginia Raggi non esclude provvedimenti disciplinari nei confronti degli uffici amministrativi che hanno gestito i trasferimenti dei nomadi, gestione da lei considerata "inqualificabile". A quanto si apprende da fonti del Campidoglio, la decisione del trasferimento delle famiglie nel centro accoglienza sarebbe avvenuta meramente sulla base di un iter amministrativo senza alcun input politico al livello municipale né tantomeno comunale.
La notte di protesta - Tutto è cominciato con l'arrivo dei nomati al centro "Savi" in via dei Codirossoni attorno alle 16: diversi residenti del quartiere di Torre Maura hanno iniziato a manifestare in strada chiedendo alla Polizia municipale di sospendere le operazioni. Inizialmente una trentina, con il passare delle ore sono diventati circa 300, controllate dal Reparto mobile della polizia. La protesta si è fatta poi violenta: qualcuno ha scaraventato dei cassonetti della spazzatura in mezzo alla strada, tre dei quali sono stati dati alle fiamme. Verso le 20 sul posto è arrivato anche un gruppo di manifestanti di CasaPound. Le contestazioni e i momenti di tensione sono proseguite per tutta la serata: incendiata anche una Skoda Fabia e parzialmente incendiato un camper che sostava vicino all'auto.
Rom con bimbo accerchiata e insultata - Una donna rom, che aveva in braccio il suo figlioletto, è stata accerchiata durante le proteste. "Vai via ladra, ti sei portata tuo figlio per proteggerti", hanno urlato alcuni contro la donna, che non è un ospite del centro, giunta sul posto per verificare lo stato del suo camper rimasto parzialmente bruciato dopo i disordini .
Raggi: "Intervenuta per salvare le vite" - "Sono intervenuta per evitare che la situazione degenerasse. C'era un clima molto pesante, di odio". Lo ha detto il sindaco di Roma, Virginia Raggi. "Sono intervenuta per tutelare i tanti cittadini onesti di quel quartiere e i 33 bambini che rischiavano la vita e l'incolumità personale. Dovere dell'amministrazione è quello di tutelare la vita e l'incolumità delle persone", ha aggiunto in riferimento alla decisione di ricollocarli in altre strutture.
Salvini: "No a violenze, no a scaricare problemi su periferie" - "No a ogni forma di violenza, no allo scaricare sulle periferie ogni genere di problemi. Ribadisco il mio obiettivo per cui sto lavorando da mesi: zero campi rom entro la fine del mio mandato da ministro. Chi si integra è benvenuto, chi preferisce rubare verrà mandato altrove". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo le proteste di martedì sera.