© Ansa
© Ansa
"Quando troveremo le parole giuste diremo la nostra"
© Ansa
© Ansa
"La morte di un figlio è talmente innaturale da aver reso la nostra condizione indicibile. Anche per questo non abbiamo finora parlato con nessuno e oggi chiediamo rispetto per il nostro dolore e il nostro silenzio". Lo comunicano attraverso il legale i genitori di Gaia, una delle due ragazzine morte nell'incidente stradale a Roma. "Quando troveremo le parole giuste diremo la nostra sulle tante ricostruzioni diffuse dai media con troppa leggerezza".
"Chi perde il coniuge è vedovo, chi perde i genitori è orfano. Chi, come noi, perde una figlia non ha nemmeno un nome che lo definisca: la morte di un figlio è talmente innaturale da aver reso la nostra condizione indicibile, è letteralmente "qualcosa che non puo' essere detto". Anche per questo non abbiamo finora parlato con nessuno e oggi chiediamo rispetto per il nostro dolore e il nostro silenzio", dicono Gabriella Saracino e Edward von Freymann.
"Quando troveremo le parole giuste parleremo, e diremo la nostra sulle tante ricostruzioni che in questi giorni sono state diffuse dai media con troppa leggerezza -continuano -. Per il momento, invitiamo alla prudenza e alla scrupolosità chi scrive di questa tragedia". "Gaia era piena di gioia di vivere, ma era anche matura e responsabile. Ci manca moltissimo. Per questo desideriamo ringraziare chi ha pianto con noi, chi ci ha offerto conforto e sostegno", concludono.